Nella piccola stazione di Havnekoebing si aspetta l’ultimo treno merci della sera. Nessun altro convoglio deve passare sulla linea fino al mattino seguente. Il sottocapo Wind, terminato il lavoro, s'immerge nella lettura di un libro giallo. Ma ecco sopraggiungere un facchino trafelato. Un espresso sta arrivando sulla linea. Se ne ode chiaramente il rombo. Poi a un tratto un fischio prolungato e uno stridio di freni. Wind e il facchino accorrono con un motocarrello, ma il treno non c’è. Essi trovano invece un cadavere sulla linea. Finalmente, dopo averlo sognato per anni, Wind non si scervellerà a risolvere l'astratto problema posto da un autore di romanzi polizieschi, bensì potrà dedicarsi a un’autentica indagine, scoprendo una complessa e diabolica macchinazione nella quale sono coinvolti una ereditiera che sfugge miracolosamente alla morte, un redivivo e una folla di personaggi delineati con efficacia degna di un gran narratore. La soluzione logica, impeccabile degli enigmi non è meno sconcertante degli enigmi stessi e non v'è una pagina che non tenga incatenato l'interesse del lettore.
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