« Il dottor Norman Calladine stava terminando la sua solitaria colazione, quando il telefono squillò. Dopo una nottata al capezzale di un difterico. il medico si era concesso eccezionalmente di prolungare il suo sonno fino alle nove. Finì di arrotolare il tovagliolo, lo infilò nell'anello di legno, poi avvicinatosi all'apparecchio, ne staccò il ricevitore. - Parla il dottor Calladine. - -Siete voi, dottore? Parla Moode, da Tassart. Potete venire immediatamente. Il signor conte... Non riusciamo a svegliarlo. Ho paura che sia morto, dottore. La contessa desidera vedervi subito. -» Il romanzo è iniziato da poco e già Henry Wade comincia a stuzzicare la nostra curiosità. Il conte è morto di morte naturale oppure... ? Fatto è che che fin da questo momento non è possibile alzare gli occhi delle pagine del libro, perchè Henry Wade, incontrastato maestro del mystery, è così abile da impedircelo. Ma non c'è da pentirsi: sprofondate in poltrona anche voi e buona lettura.
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