L'"occhio insonne" è una minuscola telecamera del futuro, inserita direttamente nell'occhio di un essere umano, e "occhio insonne" è anche colui che la porta su di sé e che è obbligato a trasmettere con continuità agli studi televisivi, che poi provvederanno a confezionare i programmi di richiamo, tutto ciò che vede, senza avere diritto a una propria sfera privata e, al limite, senza avere diritto a dormire. Infatti, se chiude gli occhi o resta al buio assoluto per più di un dato tempo, i microcircuiti inseriti nella sua retina gli inviano una sensazione di dolore che lo spinge di nuovo alla luce. Roddie è uno di questi uomini: una camera televisiva ambulante. Katherine è una donna di successo di mezza età che sta per morire. Il mondo del prossimo futuro ha sete di questo tipo di tragedie, e così pure l'hanno le reti televisive, da quando le malattie incurabili sono state quasi del tutto eliminate. E a Roddie viene assegnato il compito di seguire gli ultimi giorni di Katherine, fingendosi suo amico, senza lasciarle comprendere quale sia il suo vero scopo. Il risultato è un romanzo che è stato salutato dalla critica come uno dei migliori dell'anno, ricco di inquietanti considerazioni sul rapporto tra mezzi d'informazione e sfera privata, sulle escalation contemporanea e futura dei metodi usati per richiamare l'attenzione del pubblico.
|