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SF Narrativa d'Anticipazione - Nord

 
 
Codice:3293      
 
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N. Volume:   4
Titolo:   Il gregge alza la testa
Autore:   John BRUNNER
   Traduzione: Renato PRINZHOFER
 
Data Pubbl.:   Maggio 1975 ISBN:    8842906093
Titolo e/o Data Orig.:   The Sheep Look Up, 1972
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   124 x 195
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   408
 
 
  Ultima modifica scheda: zecca_2000 12/12/2018-19:43:00
 
   
 

 
 
Tutta la verità sul 1983. L'esportazione del "modo di vita americano", dopo il suo periodo di prosperità, incontra ampi ostacoli, tutt'intorno al globo; ma un nuovo Presidente, simpatico, piacevole, di una rassicurante stupidità, e capace di pronunciare giudizi lapidari e orecchiabili, è stato appena nominato. Spetta a lui portare il popolo degli USA fin sulla soglia dell'anno 2000: "Padre Nostro che sei in Washington.... Le grandi società industriali e finanziarie, ivi compreso il Sindacato (che gestisce in attività lecite i denari accumulati un tempo col gangsterismo), tengono saldamente le leve del potere. I giovanotti di buona famiglia usciti brillantemente dall'accademia militare fanno rapida carriera presso i generali che formano "la diga del Pacifico", cioe un'alleanza bianca, comprendente l'Australia, la Nuova Zelanda e le superstiti dittature di destra dell'America Latina: una diga intesa ad arginare in tutto il pianeta la marea montante neo-marxista filocinese. La popolazione americana continua ad adattarsi alla normalità di condizioni di vita sempre meno normali, nonostante i cibi adulterati, l'insicurezza drammatica dell'ordine pubblico, l'aria e il mare ed il suolo inquinati, la brusca caduta dell'indice medio della durata della vita, l'alta percentuale di neonati malformati. Ma altrove, specialmente nei paesi sottosviluppati, la situazione precipita, nonostante le enormi spese USA in soccorsi internazionali. Il Mediterraneo, ridotto a una fogna, ha creato sulle sue rive una crisi che tra l'altro ha spinto le popolazioni dell'Africa settentrionale a una disastrosa guerra con i vicini a sud. Il "deserto del Mekong", creato dalla guerra del Vietnam, continua a gridare vendetta. E i giovani americani disertano le Università, non forniscono più le nuove leve di cui l'industria ha bisogno e, totalmente dissolidarizzati dal sisterna, ma privi d'altra parte di una soluzione di ricambio, scendono ai gradi di vita più abietti, in cui rimane pura soltanto la disperazione.
In questo mondo che diventa, con progressione geometrica, sempre più ingovernabile, i fatti privati e quelli pubblici s'intrecciano in una fitta rete d'influssi reciproci, di corresponsabilità, di errori di giudizio, in cui persino alle vittime e agli alleati accade di sterminarsi fra loro, in cui le verità sono, a conti fatti, delle bugie e in cui certe menzogne sono tuttavia "vere". Il cataclisma è clamoroso, inarrestabile, un vero Gotterdammerrung: una morte degli dèi che travolge "i duecento milioni di esemplari più stravaganti e nocivi della nostra specie".