«Vedi Napoli e poi muori». il vecchio slogan pubblicitario delle agenzie di viaggio è ancora valido per la Napoli di domani (che Glauco Cartocci ha raffigurato in un'ideale cartolina del futuro sulla nostra copertina), ma assume un nuovo, sinistro significato nel mondo della Compagnia. La città del golfo è sconvolta da una guerra atomica con Palermo; c'è malcontento in una popolazione che pure - da secoli - conosce bene l'arte di arrangiarsi; la ribellione serpeggia per le strade, si estende nelle campagne avvelenate dal fall-out radioattivo. Ma per fortuna c'è la Compagnia: l'immensa, tentacolare società di assicurazioni che possiede - letteralmente - tutta la Terra. La Compagnia ha polizze per ogni tipo di rischio: di guerra, di malattia, di disoccupazione; di perdita dell'alloggio, dei posti di lavoro, dei mezzi di locomozione, di qualsiasi cosa sia necessaria all'esistenza e al benessere. È sufficiente firmare una polizza e si ha la sicurezza totale; occorre però pagare in cambio il solito vecchio prezzo: la libertà.
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