« Molti lettori », scrive Isaac Asimov, « tendono a considerare la fantascienza semplicemente come una delle tante letterature specializzate, quali possono essere i gialli, i romanzi western e d'avventura, le storie sportive, i romanzi rosa e così via. Una conclusione del genere è sempre apparsa inesatta agli appassionati più consapevoli, per i quali la fantascienza è una risposta letteraria ai mutamenti scientifici: risposta che può includere in sè l'intero complesso delle esperienze umane. La fantascienza, in altre parole, include tutto... Una volta giunti a questa conclusione, appare ovvio che il giallo fantascientifico è una forma letteraria del tutto accettabile; ed inoltre che, come genere, esso è molto più piacevole da scrivere e da leggere, dato che spesso può offrire una ambientazione di per se stessa affascinante quanto l'enigma presentato al lettore ». Con queste parole Asimov presenta questa sua raccolta di tredici « misteri fantascientifici », nei quali la migliore tradizione del racconto a intreccio si unisce alle caratteristiche tradizionali della science fiction: i mondi extraterrestri, le creature aliene, l'estrapolazione scientifica e sociologica. Il tutto sostenuto dallo stile vivacissimo e dalla maestria narrativa del miglior Asimov, e completato dalle sue pungenti, interessanti, divertenti variazioni fuori testo, spesso allo stesso livello del racconto di cui formano la premessa o il commento.
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