Thriller di gran classe, Quella mattina di luglio è un romanzo condotto con intenso ritmo narrativo, oltre che un affascinante ritratto di una pagina tra le più importanti della nostra storia e un’inedita descrizione dell’atmosfera e della vita romane alla vigilia della caduta di Mussolini.
Roma, 19 luglio 1943. Per Flaminio Prati, commissario di pubblica sicurezza nel quartiere di San Lorenzo, la giornata inizia con la segnalazione di un delitto avvenuto in un anonimo caseggiato di quel rione popolare. La vittima è una bella e giovane donna, uccisa con due colpi di pistola. Ma quella stessa mattina gli americani bombardano pesantemente la capitale e il loro obiettivo è proprio lo scalo merci di San Lorenzo. Per un attimo il commissario si chiede che senso abbia indagare sul colpevole di una singola morte quando un intero quartiere è stato raso al suolo e i morti non si contano. Poi comprende che, in un paese che si dissolve, senza guida e senza futuro, il senso del dovere e dello Stato è l’unica certezza rimasta. Le indagini lo costringono a misurarsi con le insidie della politica proprio nei giorni in cui si consuma la fine del fascismo.
L’intera carriera di Corrado Augias si è svolta sotto il segno del binomio “informazione e cultura”. Augias preferisce definirsi “uno scrittore cui piace raccontare ciò che ha visto, fatto, letto”. In questo romanzo, l’accuratezza della miglior scuola giornalistica si fonde magistralmente con la struggente, appassionata capacità evocativa del romanziere di razza.
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