Acque morte è il romanzo perfetto di Somerset Maugham, ormai un classico della letteratura contemporanea, il cui protagonista e voce narrante, il disincantato dottor Saunders, ci appare come l’alter ego dell’autore. E sono la personalità e la vita stessa di Maugham, sofisticato viaggiatore e narratore di storie, la vera eredità che questo scrittore ci lascia.
Il dottor Saunders, medico stimato e rispettato dagli orientali quanto disprezzato dai bianchi, guida con piccoli tocchi, fingendo di assistervi impassibile, questa storia d’amore, di fuga e di morte. Apparentemente soddisfatto delle frivolezze di cui si circonda, Saunders è il catalizzatore che fa emergere le personalità degli altri: avventurieri, uomini in fuga, sfrontati e quasi incoscienti nell'affrontare i pericoli, inebriati dalla diversità di un mondo particolare e affascinante, nei lontani mari della Cina.
Spinto dalla noia e dalla curiosità, Saunders decide di chiedere un passaggio sul due alberi del sordido capitano Nichols e del suo giovane e misterioso compagno di viaggio, il fuggiasco australiano Fred Blake. Dopo una tempesta, i passeggeri della nave sbarcano su un'isola dove, tra quel che resta della storia coloniale di portoghesi, olandesi e inglesi, scoppia il dramma della passione che fa emergere fatti e moventi fino ad allora oscuri, svelandoci e sciogliendo tutti i nodi delle intricate esistenze dei protagonisti.
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