Il senso di Smilla per la neve è un romanzo unico, il primo a saper narrare con sguardo partecipe dell’intima relazione tra i groenlandesi e il loro universo di ghiaccio. È unico anche per la capacità di Høeg di costruire una complessa trama gialla attorno alle riflessioni sul senso della civiltà, della scienza e della religione, e sulle debolezze e i compromessi cui sono costretti i suoi personaggi per sopravvivere. Smilla è una donna ribelle, scontrosa, indipendente. Costretta da bambina, dopo la morte della madre groenlandese, a trasferirsi in Danimarca insieme al padre, ricco e celebre scienziato danese, non è mai riuscita ad adattarsi al nuovo ambiente. Trascorre le proprie giornate sola, con l’unica compagnia di Esajas, un bambino groenlandese che vede in Smilla l’unica persona da cui lasciarsi accudire senza timore. Quando Esajas viene trovato morto, Smilla non può credere alla versione della polizia, secondo cui il bambino è scivolato dal tetto innevato di un palazzo. Perché Smilla sa leggere la neve, e quello che la neve le racconta è che il bambino non è morto per un incidente. Sfidando la polizia, la donna comincia la sua indagine personale, ricorrendo a ogni mezzo pur di comporre il puzzle di una verità che si dimostrerà, pezzo dopo pezzo, sempre più terrificante. Thriller dalle dinamiche inaspettate e affascinanti, che spinge chi legge a confrontarsi con le contraddizioni e i limiti della mentalità e del pensiero occidentali, Il senso di Smilla per la neve è sicuramente il giallo danese più letto nel mondo.
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