Ricco di humour e dotato di una scrittura poderosa e poetica, Appuntamenti in nero è uno dei capolavori di Woolrich, definito "il poeta delle ombre", fondatore del moderno giallo di suspense. Nella sua opera la brutalità diretta, tipica del poliziesco americano dell'epoca, viene sostituita da una latente violenza interiore. Un mondo crepuscolare, al confine dell'incubo, ma saldamente sostenuto da dettagli realistici, s'impadronisce delle vittime e dei lettori, mescolando amore e morte, giallo e noir. Come accade esemplarmente in questo romanzo, dove Cameron McLain, un poliziotto di poco conto, viene incaricato di indagare su una morte banale solo all'apparenza: Jeanette Garrison, moglie di Graham Garrison, si graffia a una gamba e contrae il tetano. La malattia non le lascia scampo, e la giovane donna muore. Sembra una disgrazia, ma qualcuno ha spedito al vedovo un biglietto di cattivo gusto, con su scritto: "Adesso sai che cosa si prova". Ogni anno si ripete una nuova disgrazia: un'altra donna muore, un altro uomo viene gettato nella disperazione, un altro crudele biglietto fa la sua comparsa. Sempre, inesorabilmente, il 31 di maggio. È un appuntamento con la morte che ogni nuova vittima non sa di avere fino a quando Cameron non comprende che, forse, una relazione esiste: deve essere successo qualcosa, in un 31 maggio di qualche anno fa. Qualcosa che ha scatenato l'inferno… Rovesciamento speculare di La sposa era in nero (icona del cinema di François Truffaut come La finestra sul cortile, sempre di Woolrich, lo è di Alfred Hitchcock), l'implacabile meccanismo di Appuntamenti in nero ha ispirato generazioni di scrittori e registi.
|