Se ci sono romanzi che cambiano le regole del gioco, uno di essi è senz’altro Presunto Innocente. Pubblicato nel 1987, spazza via come un fiume in piena l’immagine affabile del sistema giudiziario americano costruita da centinaia di gialli e thriller.
Con Turow, non ci sono più innocenti, avvocati eroici, giudici illuminati: solo corrotti e corruttori, arrampicatori, politicanti. Verità e giustizia scompaiono dall’orizzonte processuale e la vittoria in un’aula di tribunale diventa questione di abilità tecnica, risorse finanziarie e fortuna. Una realtà, questa, che Rusty Sabich, Vice Procuratore Capo della contea di Kindle, conosce perfettamente. Sa quali sono le mosse giuste per conquistare una giuria, quali sono i casi utili per la sua carriera. Tutto cambia, però, quando viene incaricato dal Procuratore distrettuale Raymond Horgan di indagare sul brutale assassinio della collega Carolyn Polhemus, una donna affascinante, ambiziosa e priva di scrupoli.
Per Sabich comincia l’incubo. Preciso, implacabile, Presunto innocente è un atto d’accusa della corruzione di un sistema e un thriller appassionante.
Nel 1990 è diventato un film con Harrison Ford.