EGITTO, 1884 Tra piramidi e assassini, mummie e ladri, un'intrepida donna inglese risolve misteri antichi e moderni: il suo nome è Amelia Peabody. Nata e cresciuta nell'Inghilterra vittoriana, ma ribelle e anticonformista, Amelia Peabody si ritrova a trentadue anni con una cospicua eredità e una grande passione per l'archeologia. Così, dopo aver rifiutato varie proposte di matrimonio, parte alla volta dell’Egitto, il Paese che da sempre la affascina. Durante una sosta a Roma, però, s'imbatte in Evelyn – una giovane inglese, vittima di un uomo che prima l'ha sedotta e poi l'ha derubata di tutti i suoi averi – e, d'impulso, la elegge a sua compagna di viaggio. Giunte in Egitto, le due donne, incantate dalla straordinaria bellezza del paesaggio e dalla maestosità dei monumenti, decidono d'imbarcarsi su una dahabeah per fare una crociera sul Nilo ed esplorare anche i luoghi disdegnati dai turisti, ma il fato sembra divertirsi a far incrociare il loro cammino con quello di due connazionali, i fratelli Walter e Radcliffe Emerson, entrambi archeologi e impegnati nello scavo di alcune tombe. Infatti, dopo essersi separati al Cairo, i quattro s'incontrano di nuovo in un sito archeologico sulle rive del grande fiume. Ma quell'inatteso incontro è segnato da un episodio inquietante: la mummia di un antico sacerdote appare nottetempo nei pressi del loro accampamento. Forse gli scavi hanno innescato una terribile maledizione? O qualcuno vuole sabotare gli studi degli Emerson? Tra mille pericoli e strane sparizioni, toccherà ovviamente all'energica Amelia prendere in mano la situazione e far luce sul mistero della mummia…
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