Cullata nella quieta corrente del tempo, immersa nei ricordi, perduta nei sogni, Diaspar riposa come una fulgida gemma nel cuore del deserto. Nel cielo le stelle brillano di luce più tenue, come se qualche oscura presenza le avesse private di una parte del loro splendore: intorno, le sabbie formano dune e vortici, e i ricordi, le speranze, le illusioni degli uomini non sono più che polvere. E' trascorso più di un miliardo di anni dal giorno in cui l'Impero Galattico è crollato, sotto l'oscura minaccia degli Invasori venuti dagli spazi astrali. E' trascorso più di un miliardo di anni dalla leggendaria Battaglia di Shalmirane, quando le ultime forze degli Uomini respinsero per l'ultima volta il nemico al di là della fragile barriera dell'atmosfera terrestre. E a Diaspar, l'ultima città della Terra, è stata da quel giorno bandita la morte, è stato dimenticato il dolore, è stato cancellato l'affanno per il futuro. Gli uomini nascono già adulti, sotto le direttive sapienti del Calcolatore Centrale, l'onnisciente regolatore della città. L'Uomo ha rinunciato per sempre alle stelle: ere incommensurabili sono trascorse dal giorno in cui l'ultima astronave ha solcato gli abissi dell'infinito. E un giorno nasce Alvin, l'unico bambino nato a Diaspar in un miliardo di anni, l'unica personalità che non sia conservata nei banchi di memoria del Calcolatore Centrale... mentre lassù, nel cielo violetto del crepuscolo, sette astri sfolgoranti sembrano invitare gli uomini a ripercorrere l'antico cammino di un tempo, a ritrovare il proprio destino tra le stelle…
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