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Omnibus Gialli - Mondadori - Omnibus gialli seconda serie (telati)

 
 
Codice:29629      
 
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N. Volume:   14
Titolo:   I grandi ladri
Autore:   Autori VARI
   A cura di: Ordste DEL BUONO
   Traduzione: Autori VARI
   Copertina: Ferenc PINTÉR
 
Data Pubbl.:   Ottobre 1970 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:   Contiene 11 racconti, un fumetto e una poesia
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Cartonato
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 210
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   822
 
 
  Ultima modifica scheda: Fantobelix 19/03/2015-00:50:31
 
   
 

 
 
Presentazione dei grandi ladri (tratta da 'Guardie & Ladri', Mondadori, 1976)

Rocambole: Rocambole sceglie il male
Rocambole, con le sue imprese straordinarie, i suoi misfatti, la sua furberia, la sua abilità nel prendersi gioco della legge, ha dato vita al termine 'rocambolesco' che ancora oggi si usa per indicare un'azione compiuta con incredibile audacia. Rocambole è uno dei pochissimi ladri su carta stampata del quale si conoscono le malefatte fin dalla sua più tenera età.

A.J. Raffles: Le Idi di marzo - Raffles al servizio dell'arte - Il destino di Faustina  
Raffinato e intelligente, con alle spalle un'educazione scolastica ricevuta nei migliori istituti inglesi, è abituato a vincere fin da quando, a scuola, era considerato un grande campione. Studia i suoi colpi con meticoloso puntiglio, quasi scientificamente, e con il ricavato si permette una vita di agi anche se poi in tasca si ritrova spesso con pochi spiccioli.

Arsenio  Lupin: Agenzia Barnett & Cie - La partita di baccarà - Guanti bianchi... ghette bianche
Impudente, galante, ironico, si muove solo dove sa di trovare soldi e gioielli. Lo chiamano 'il ladro gentiluomo' ed è considerato l'uomo più affascinante dei salotti francesi. Talvolta si trasforma anche in investigatore dilettante, per prendersi il gusto di far sfigurare la polizia, soprattutto quando questa non riesce a risolvere qualche mistero.

Fantomas: La cantilena di Fantomas - Il terrore mascherato
L'uomo dai mille volti, il re della malavita parigina, imprendibile e imbattibile, si muove con la stessa disinvoltura nei bassifondi e nei palazzi. E' tanto abile che perfino Juve, l'ispettore di polizia suo eterno nemico, non può nascondere una certa ammirazione per lui. I suoi furti e i suoi delitti sono innumerevoli, ma Fantomas sembra agire più per una sua sfida al mondo che per denaro.

Il Santo: Il Santo a Londra
Un'eredità velenosa ( un libro) dal suo nemico Rayt Marius gli dà l'opportunità di fare una grande quantità di denaro.

Il Santo e l'arte di crearsi un alibi
Qui il Santo affronta l'avversario più impudente di tutti: qualcuno che sta rubando il suo simbolo, e commettendo crimini in suo nome.

Il Barone: Cercate il Barone
A metà degli anni 1930 un editore britannico ha offerto un premio sostanzioso a qualsiasi autore che potesse produrre un eroe immaginario della varietà ladro gentiluomo che sarebbe stato un degno successore dei famosi Raffles. Il premio è stato vinto da John Creasey, con un libro intitolato: Cercare il Barone,che apparve nel 1937. Questo ha segnato l'inizio della carriera del Barone, che avrebbe continuato a figurare in diverse decine di romanzi che furono pubblicati sotto il nome di Anthony Morton, uno dei tanti pseudonimi di Creasey.
La storia ci presenta John Mannering, un uomo trentenne ben educato, generalmente si presume che sia estremamente ricco. In realtà non è mai stato più che blandamente abbiente e grazie ad uno stile di vita stravagante, ora la sua situazione finanziaria è diventata un motivo di preoccupazione. Le cose vengono al pettine quando si innamora di una giovane donna e le chiede di sposarlo. Quando lei scopre che lui non è favolosamente ricco lo rifiuta. Mannering è piuttosto scosso da questa esperienza, è diventato più saggio, più cinico sul tema della natura umana, egli è anche portato ad adottare uno stile di vita sempre più spericolato, ma le sue limitate risorse finanziarie sono rapidamente in calo. Una possibilità, naturalmente, sarebbe quella di vivere una vita meno elegante e stravagante. Si tratta di una tale idea assurda per lui che subito rifiuta di prenderla in seria considerazione. Un'altra opzione sarebbe quella di trovare un lavoro, un'idea ancora meno attraente e, in ogni caso, data la stravaganza del suo stile di vita è improbabile trovare un lavoro che sia sufficientemente remunerativo da soddisfare le sue esigenze. Resta solo un'opzione seria. John Mannering dovrà diventare un ladro. Presto ottiene un discreto successo e guadagna una certa notorietà come il Barone.

Diabolik
Attenzione alla pronuncia Le sue creatrici lo pronunciano Diabòlik e non Diabolìk come si usa abitualmente. Creatrici, perché questo fumetto ha per madri due sorelle dal dolcissimo sorriso, ma dalla praticità lombarda. Angela e Luciana Giussani nel 1962 pensarono di dare un seguito alla saga di Rocambole e Fantomas. Detto e fatto, furono elaborati e disegnati i soggetti che riprendevano le imprese dei grandi ladri in chiave moderna. E nacque Diabolik dai vellutati occhi orientali, con però acciaio e fuoco avvolti nel velluto. Il primo episodio s'intitolò significativamente Il Re del Terrore: Diabolik, non disprezzando qualsiasi mezzo di morte, anche quelli suggeriti dalla ultima scienza, distribuiva intorno il terrore e in compenso raccoglieva una quantità di utili. In questo nostro felice infelice paese Diabolik ebbe subito un notevole successo, il successo aumentò, le sorelle Giussani furono costrette ad arruolare nuovi soggettisti e nuovi disegnatori, mentre la loro pubblicazione da mensile passava a quindici-& nate e suscitava un'orgia di imitazioni. Diabolik ebbe così un'infinità di fratelli, cugini, parenti di città e di provincia, si trovò a essere il capo stipite del fumetto nero all'italiana, e come tale oggetto di anatemi di moralisti e di studi di sociologi. sopravvissuto : ed è un segno di ottima salute, non tanto il fatto di essere sopravvissuto agli anatemi dei moralisti quanto il fatto di essere sopravvissuto agli studi dei sociologi. Dopo otto anni Diabolik, sempre vivace, aggressivo, ingegnoso, continua a combattere la proprietà privata, non conferendo per quello che lo riguarda un eccessivo valore alle fortune in denari e preziosi che va collezionando nei suoi rifugi segreti. Fedelissimo a Eva Kant come compagna e all'ispettore Cinico come rivale, Diabolik e un personaggio semplificato e riuscito di ribelle individualista, compie furto su furto soprattutto perché il furto dispiace a certa gente, quindi, piace a lui. A lui piace l'azione, e non solo l'esecuzione ma anche la preparazione. « Certo non è un fumetto edificante » ammette una delle sorelle Giussani, non ricordiamo se Angela o Luciana, quella insomma, che parla, l'altra almeno in presenza di estranei sorride unicamente, « però, è un fumetto divertente. E non credo che nuoccia a qualcuno. Se un minore o peggio un adulto si lascia impressionare da Diabolik vuoi dire che è proprio turato. Altrimenti sarebbe comodo, basterebbe inondare il mondo di letture edificanti, e tutto il mondo sarebbe buono. Troppo comodo... » A una parete della stanza, dove le due sorelle meditino Diabolik, è restato attaccato a ingiallire un ritaglio di giornale con una fotografia. La fotografia dell'attore preferito, Robert Taylor. A pensarci, nel primo Diabolik c'era davvero parecchio di Robert Taylor, poi, si sa come vanno le cose, Diabolik è cresciuto per conto suo.

Brivido Mortale: fumetto
Nella villa della marchesa Deforré viene rubato un prezioso diadema, un paio di settimane dopo al castello del barone Lorenz un'intera collezione di gioielli. Da chi? Diabolik, naturalmente.