La traccia del serpente Con questo romanzo, apparso nel 1934, Rex Stout creò Nero Wolfe, quel formidabile personaggio dimorante in una casa a tre piani d'arenaria rossa, sita nella Trentacinquesima Strada a New York, in compagnia di Archie Goodwin, suo aiutante tuttofare, Fritz Brenner, genio della cucina, e Theodore Horstmann, giardiniere, custode e curatore delle preziose orchidee di Wolfe. Già in questa prima impresa del geniale investigatore, il mondo wolfiano si delinea preciso e avvincente, anche se molti di quei particolari così tipici della "grinta" di Wolfe, qui sono solo accennati o mancano ancora.
La scatola rossa Come noto, Wolfe non ammette che a tavola si parli di lavoro e, tanto meno, che qualcuno osi pensare di interrompere quella sua sacra occupazione. Un'altra regola rigidissima è quella della sua inamovibilità. L'universo fisico wolfiano è categoricamente circoscritto alle quattro mura della casa di arenaria rossa; solo la sua formidabile mente non conosce confini. Ma Leopold Forst, il suo attuale cliente, è riuscito...
Alta cucina Che cosa può spingere il pigro, bizzarro, ritroso Nero Wolfe a uscire dalla sua tana, infilarsi su un treno e partire per un luogo lontano, affrontando i disagi di un lungo viaggio? Un convegno dei più grandi chef del mondo, durante il quale dovrà tenere una conferenza. Ma uno dei maghi della cucina viene trovato assassinato e la simpatica riunione si trasforma in tragedia. Complicata dal fatto che Nero Wolfe capisce di poter diventare il prossimo bersaglio dell'assassino. Non gli resta che una sola cosa da fare: trovare il colpevole, aiutato, ovviamente, dal fedele Archie. Ma l'impresa è tutto fuorché semplice. Anche per un genio come Nero Wolfe, per il quale comunque difficile non significa affato impossibile.
Nero Wolfe e sua figlia Nero Wolfe ha una figlia? Sembra impossibile. Ma un bel giorno, nello studio del geniale investigatore, si presenta Carla Lovchen, una ragazza di origine montenegrina. Viene per conto di Neya, un’amica accusata del furto di alcuni preziosi diamanti. Una storia che però non smuove Wolfe, neanche quando scopre che Neya potrebbe essere sua figlia. Ma per l’investigatore le cose si complicano quando Neya,scagionata dall’accusa di furto, si ritrova a confronto con ben altra accusa: quella di omicidio premeditato. Per Wolfe, l’indagine è ora un affare di famiglia.
Tre sorelle nei guai Il mandato d'arresto contro Wolfe come testimone indispensabile reticente è ora in un cassetto della mia scrivania, dove conservo alcuni cari ricordi. Tutto era cominciato quando tre sorelle si erano presentate dal mio signore e padrone, Nero Wolfe, furibonde perché l'augusto fratello aveva lasciato loro in eredità rispettivamente una mela, una pera e una pesca, mentre il grosso del gruzzolo - sette milioni di dollari - era destinato all'amichetta di lui. Wolfe, che in un primo momento aveva creduto di dover risolvere una banale lite tra eredi, si era trovato invece di fronte a un caso di omicidio. E per risolverlo aveva finito con l'incorrere in un grave reato, tanto che si era visto consegnare un mandato di arresto. Ma...
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