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Omnibus Gialli - Mondadori - Omnibus gialli prima serie (con sc)

 
 
Codice:29615      
 
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Media: 0.00
 
N. Volume:   9
Titolo:   I Magnifici Sette del Giallo
Autore:   Autori VARI
   Traduzione: Autori VARI
   Copertina: Ferenc PINTÉR
 
Data Pubbl.:   Maggio 1965 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:   Contiene 7 romanzi
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Cartonato con sovracoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 210
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   1214
 
 
  Ultima modifica scheda: Fantobelix 19/01/2015-22:10:16
 
   
 

 
 
Appuntamenti in nero
Quel giorno, a pochi passi dal luogo dove aveva appuntamento con la sua fidanzata. lo colse un'inquietudine terribile.
Affrettò il passo e, una volta là, rimase senza fiato alla vista del corpo straziato e senza vita di una ragazza bellissima. Ma un poliziotto che lo interrogava, rispose che no, lui non sapeva chi fosse la morta. E, da quel giorno, invano, per lunghe ore, se ne stava in quell'angolo, ad aspettare. Poi, infine, nessuno più lo vide, e la sua storia, la sua triste storia non girò più di bocca, alle sue spalle. Ma a quell'appuntamento mancato, ogni anno, come una fedele ricorrenza, si sostituisce un altro appuntamento, un appuntamento con la morte. Anno dopo anno, gli «appuntamenti in nero» diventano cinque, terribili, come terribile è il sentimento di vendetta che li ispira.

Alla larga da Broadway
Come accade talvolta nella vita, Dorothy Dawn, una bella ragazza che sembra "nata ieri", si trova coinvolta in un crimine e nuda in casa di uno sconosciuto.
È il classico tipo di avventura da barzelletta macabra e l'umorismo investe tutto lo svolgersi della vicenda sotto i candidi occhi della protagonista.
Risulterà ben sensato il consiglio di Dorothy alle aspiranti dive: "Girate al largo da Broadway!".

E' un reato, Dottor Fell!
"Rose Lestrange. Una donna spaventosa!" Così aveva esclamato con disprezzo Brenda Ruthen. Mark, suo marito, aveva ribattuto con aria seccata e dura che "spaventosa" non gli sembrava la parola giusta. Parole. Brenda era in crisi, questa la realtà, e voleva che Mark le concedesse il divorzio per sposare Frank Chadwick. Nello stesso tempo era gelosa di Rose, perchè la credeva l'amante di Mark. Liti in famiglia, crisi coniugale: normale amministrazione. Ma quando Rose Lestrange viene trovata morta nel suo villino le cose per i due si mettono male. È vero che Rose viene trovata morta nella camera da letto chiusa dall'interno e con il pugnale in mano, ma nessuno crede al suicidio. Infatti...

Il cancro della metropoli
La polizia ritiene che il fattaccio sia la conseguenza di una vecchia ruggine tra due bande rivali di giovani delinquenti, quella degli "Assi Neri" e quella dei "Cavalieri Reali". Il morto era il capo riconosciuto degli Assi e si ritiene imminente l'arresto del colpevole che a sua volta capeggiava i Cavalieri....
Un altro caso da annotare sul taccuino della polizia... un grido di angoscia della madre che non capisce perchè la sorte abbia dovuto infierire proprio su suo figlio... uno spunto sensazionale per la giornalista amareggiata che sembra quasi crogiolarsi nelle disgrazie altrui... e un'ottima occasione per un giovane vice Procuratore Distrettuale che vuole fare carriera... Ma soprattutto, un incubo per il testimonio che ha parlato e che, troppo tardi, si accorge che gli conveniva tacere. La caccia è aperta: la caccia all'assassino da parte dei tutori dell'ordine... e la caccia al testimone da parte di chi vuole e deve tappargli la bocca per sempre.

Gideon di Scotland Yard
Qui di fianco vedete una suddivisione territoriale della capitale più vasta del mondo: Londra. E questa è la zona che controlla un uomo solo, il comandante Gideon, di Scotland Yard. Molti di voi avranno conosciuto il personaggio al cinema, nel recente film 24 ore a Scotland Yard, la cronaca di una giornata di Gideon. Ora noi vi offriamo la cronaca di una notte a Scotland Yard: Gideon sa che una notte di lavoro è mille volte peggio di cento giornate; la notte di Londra, nebbiosa, fumosa, è propizia al delitto, i lupi escono dalle loro tane, e Gideon deve dare la caccia ai lupi di quella infernale metropoli. Gideon è un personaggio che si potrebbe definire vero: Marric lo ha ricalcato pari pari da un comandante autentico di Scotland Yard, e i fatti di questo giallo sono quasi il romanzo di una cronaca.

Colpo a freddo
Chase si sa, appartiene alla linea « americana», ed è un maestro, nel genere. In «Colpo a freddo », però, abbandona l'azione per l'azione e costruisce un giallo psicologico che segna una tappa importante nella sua produzione. Il «mistero» del dramma vissuto dal trio Vestal-Chad-Eve si svolge sotto i nostri occhi con un susseguirsi di «scatti» come in una trappola automatica. E un senso di angoscia ci invade, man mano che questo «delitto a freddo» viene portato a effetto. Non dobbiamo, per questa volta, giocare alla caccia all'assassino. Il gioco appassionante di questo giallo consiste, come più sopra accennato, nelì'attesa spasmodica di una risposta abbastanza inconsueta: scatterà la trappola? Come? Quando?

Dinastia di morti
Leggendo Dinastia di morti occorre tener presente sempre un fatto: che soltanto un grosso movente, una ragione validissima può giustificare una catena di morti, un’ondata di terrore ciclonica come quella che invade d’improvviso Joseph’s Vineyard, borgo sperduto ai confni degli Stati Uniti. Lo scopo dell’assassino potrebbe sembrare gratuito o sproporzionato, ma alle ultime pagine ci si rende conto che non lo é affatto. Si capirà come per una mente esaltata, per chi vive in un mondo la cui unica potenza è un dio che, infrangendo leggi e diritti, si può possedere, nessun ostacolo sia abbastanza grande. L’atmosfera di questo mirabile suspense di Irish è ossessionante. E' raro che un romanzo possieda una carica di tensione paragonabile a questa. La cosa può anche non stupire il lettore abituato a un "gran maestro" come William Irish, anzi sappiamo che da Irish ci si aspettano solo grandi cose; e Irish non delude, soprattutto quì, dove il delitto é vivisezionato come sul marmo di un obitorio, e il referto finale lascia sbalordito persino il lettore più scaltro.