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Omnibus Gialli - Mondadori - Omnibus gialli prima serie (con sc)

 
 
Codice:29609      
 
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N. Volume:   3
Titolo:   L'ispettore Maigret - Volume Primo
Autore:   Georges SIMENON
   Traduzione: Guido CANTINI
   Copertina: Ferenc PINTÉR
 
Data Pubbl.:   Ottobre 1961 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:   Contiene 12 romanzi. Edizione anche in cofanetto con il secondo volume
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Cartonato con sovracoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 210
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   1242
 
 
  Ultima modifica scheda: stalker1 09/07/2015-06:56:21
 
   
 

 
 
L'ombra cinese
Una sera fredda e umida di fine novembre. Un vasto cortile male illuminato di un palazzo di piace des Vosges che ospita ventotto inquilini e un laboratorio chimico. Dietro a una finestra, come un'ombra cinese contro il vetro smerigliato, la figura immobile di un uomo assassinato e una cassaforte vuota. Maigret, chiamato da una pressante telefonata, si trova di fronte a uno dei piú intricati ed enigmatici casi della sua carriera. Chi ha ucciso il ricco Couchet? Si direbbe un delitto a scopo di rapina, ma la scoperta di uno stranissimo testamento e la ricostruzione del complesso passato della vittima, inducono il commissario a una piú approfondita indagine. E Maigret, con la consueta imperturbabile calma, la compagnia dell'inseparabile pipa e il conforto di qualche buona birra, non lascia intentata la minima traccia, segue ogni indizio e giunge a scoprire il colpevole. Guidato dal suo acuto intuito, ricerca il movente del delitto che nasconde un dramma quasi crepuscolare e la logica spiegazione di uno fra i píú appassionanti gialli risolti da Maigret.

Il viaggiatore di terza classe
Un giovane vagabondo dallo sguardo febbrile, quasi allucinato, viaggia da Neuschanz, posta all'estremo Nord dell'Olanda, a Brema. Il commissario Maigret, che lo segue perchè per caso lo ha visto spedire a se stesso come "campione senza valore" trentamila franchi belgi, mosso da un irresistibile impulso, sostituisce la valigia del giovane con un'altra identica. Arrivati a Brema, si ritrovano tutti e due in una squallida pensioncina, in camere contigue. Dalla serratura della porta comunicante, Maigret può osservare la reazione dello strano viaggiatore. Questi, non appena si accorge che la valigia gli è stata rubata, estrae una rivoltella e, con gesto fulmineo, si spara un colpo in bocca. Che cosa conteneva dunque di tanto importante la famosa valigia? Nient'altro che un abito sporco e logoro. Perchè allora il commissario ha spinto quell'uomo al suicidio? La risposta all'angoscioso interrogativo verrà data negli ultimi capitoli di questa drammatica inchiesta dai "compagni dell'Apocalisse".

Il carrettiere della Provvidenza
Si sa che Maigret non è uomo che si abbandoni al facile sentimentalismo, eppure sarà un Maigret quasi commosso che tirerà le fila di questa singolare inchiesta che si svolge in un ambiente sconosciuto e insolito anche per il famoso commissario.
È la vita lungo un canale di comunicazione, fra una chiusa e l'altra, tra gente povera e semplice che abita su grossi barconi da carico trainati da cavalli. Ma la vittima appartiene a un mondo ben diverso: si tratta di una donna raffinata ed elegante uccisa misteriosamente in una vecchia scuderia.
Non vi sono strade carròzzabili in quei paraggi, solo il canale e l'alzaia. Come ha potuto giungervi una donna piu facilmente abituata a spostarsi in auto di lusso che a piedi o su una chiatta?
Non il minimo indizio, nemmeno un testimone da interrogare.
Pipa in bocca, aria imbronciata e apparente disinteresse, Maigret penetra in un mondo che ha un suo strano fascino, dove la nota dominante è l'acqua: il colore dell'acqua, l'odore dell'acqua; la vita profonda, eppure senza echi, di chi nasce, vive, muore sull'acqua.  

Il cane giallo
"Venerdí sera, un rispettabile negoziante di Concarneau, il signor Mostaguen, uscito dall'Hotel de l'Amiral, si fermò davanti a una porta per accendere un sigaro e venne ferito al ventre da un colpo di pistola tirato attraverso la cassetta delle lettere della casa, una casa disabitata. Il commissario Maigret, nominato recentemente capo Brigata Mobile di Rennes, giunse sul luogo sabato; ma questo non bastò a impedire un nuovo dramma." Questa la notizia diramata dal quotidiano locale "Phare de Brest", che ha messo in allarme gli abitanti della cittadina. Al secondo dramma altri se ne aggiungono e la paura incomincia a regnare a Concarneau: gli abitanti si chiedono con angoscia chi sarà la prossima vittima. Inoltre, la popolazione è terrorizzata dalla misteriosa presenza di un cane giallo che nessuno conosce, che pare non avere padrone e che si trova sempre presente a ogni sciagura. Le azioni delittuose si susseguono: colpi di arma da fuoco sparati nella notte, avvelenamenti con stricnina... Ma chi uccide? E perché l'assassino si accanisce contro i notabili del paese? Tutti gli indizi sono diretti verso una specie di colosso, un bruto, che vaga nella cittadina e nei dintorni con aria selvaggia. L'accorto commissario Maigret non si lascerà però convincere dalle apparenze, andrà piú a fondo, nella sua indagine e arriverà inesorabilmente alla verità.

L'Osteria dei Due Soldi
Jeans Lenoir, condannato alla ghigliottina, svela al commissario Maigret che una notte - sono ormai trascorsi otto anni - lui e un suo compagno hanno visto gettare il cadavere di un uomo nel canale Saint-Martin da un tale che poi, per un bel pezzo, i due hanno ricattato. Ma un giorno  costui è sparito dalla circolazione. Dove è andato a finire? Frequenta ancora l"'Osteria dei due soldi" dove ultimamente era stato visto? Jean Lenoir non vuole dire altro; ma ciò è sufficiente per acuire la curiosità di Maigret. II guaio è che egli ignora dove si trovi l'osteria e, nel caso che riesca a rintracciarla, scoprirà il colpevole del delitto? Per un caso fortunato, il commissario viene a trovarsi proprio tra i componenti della compagnia che abitualmente passa i giorni festivi all"'Osteria dei due soldi" penetrando cosí in un mondo assolutamente nuovo per lui. A poco a poco l'atmosfera si fa greve e morbosa; quel mondo gaio e festoso si trasforma, cambia volto. Maigret faticherà non poco perché il colpevole si palesi, e soltanto nelle ultime pagine del romanzo potremo trovare la soluzione di questa intricata e amara storia.

Il signor Gallet defunto
Il telegramma diceva: "Emile Gallet, viaggiatore di commercio... assassinato notte fra il 25 e il 26, Hotel de la Loire, Sancerre. Molti particolari strani...".  Troppi!  per il sensibilissimo fiuto di Maigret, giunto a Sancerre in un soffocante pomeriggio di giugno. Tutto suona falso nell'intricata vicenda: dalla cartolina spedita il 26 da Rouen con la firma di Gallet, mentre il poveretto era già cadavere a Sancerre, alla strana corrispondenza che egli teneva con un misterioso signor Jacob... Ma. chi era in realtà Emile Gallet? Un viaggiatore di commercio o invece il signor Clément, un ricco possidente di Orléans, come molti sostenevano?  E quali i motivi dei suoi periodici e segreti colloqui con Tiburce de Saint-Hilaire, il castellano di Sancerre? Solo ricostruendo con paziente meticolosità nei minimi particolari la scena che poteva dare un senso al delitto, il commissario riesce a scoprire l'insospettata verità. forse mai la fantasia di uno scrittore ha saputo escogitare un "colpo di scena" piú audace, piú imprevisto e insieme piú logico e "vero".

Un delitto in Olanda
Maigret si sposta, viaggia fino a Delfzijl, al nord dell'Olanda? C'è puzza di cadavere, ma c'è anche puzza di un affare intricato. D'altronde l'incarico non era ufficiale, tanto che Maigret aveva evitato di avvertire i colleghi olandesi del suo arrivo. Eppure, fra gli stranissimi casi che hanno costellato la professione del commissario, uno dei piú singolari gli capita qui: dover cominciare l'inchiesta aiutando una ragazza a far nascere un vitello di razza pura. Proprio questo singolare intermezzo aiuta Maigret a coordinare il suo piano di ricerche - e non è facile per lui - in un paese straniero e senza conoscerne la lingua. Certo gli preme di vedere se è proprio un suo compatriota, il professor Jean Duclos, l'autore dell'assassinio di Cortrad Popinga, ex-capitano di lungo corso, insegnante alla scuola navale di Delfziji. Nemmeno il commissario si aspettava che lo venissero a salutare con la banda quando riparte dalla triste stazioncina; forse però un piccolo cenno lo avrebbe gradito. Almeno da parte di Duclos. Non gli rimane che guardare, nell'incerta luce del primo mattino, il paesaggio olandese e le barche sul canale, le vele inerti, in attesa che il convoglio passi e il ponte girevole si riapra.

La casa dei Fiamminghi
E' morta Germaine Piedboeuf? La ragazza è scomparsa misteriosamente, nessuno l'ha piú vista da quando una sera è entrata nella casa dei Fiamminghi. E, a Givet, i Fiamminghi sono odiati da tutti. Anche per Maigret la vita non è facile. L'incarico è ufficioso e l'ambiente che lo circonda decisamente ostile. Ma chi sono in realtà questi Fiamminghi e perché sono accusati dall'intera popolazione sebbene nessuna prova esista della loro colpevolezza? Maigret cerca di scoprirlo frequentandone la casa. Qui si trova, quasi suo malgrado, immerso in una piacevole e pacata atmosfera familiare, dove le stesse azioni quotidiane hanno la regolarità solenne di un rito e la vita scorre uniforme e tranquilla tra gente semplice, laboriosa che sembra assolutamente incapace di concepire e commettere un delitto. Ma si tratta veramente di un delitto? Ed è quanto si chiede Maigret tra un sorso di ginepro e una fetta di torta casalinga. Il commissario deve ricostruire molti avvenimenti passati per capire come in realtà si sia svolto l'accaduto e rintracciarne la genesi. Ma, non avendo l'obbligo di un incarico ufficiale, preferisce tacere, forse per un inconfessato senso di pietà e quasi di simpatia verso il colpevole.

Al Convegno dei Terranova
Tutta la nostalgica vita d'un piccolo porto  del Nord. Vita ambiguamente sfaccettata. Partenze, ritorni: donne che aspettano, creature di dolcezza, creature di passione. Sull'"Océan", un piccolo veliero, viene commesso un delitto: hanno ucciso il capitano in circostanze misteriose. Fra i marinai un ragazzo, giovane, sano, onesto, certamente non simile a tutti gli altri marinai. Tutte le accuse si rivolgono naturalmente verso chi non dovrebbe essere incolpato. Ma il giovane non vuol parlare, rifiuta ogni minima spiegazione: preferisce il carcere. Per far luce sul terribile delitto, il commissario Maigret si reca con la moglie a Fécamp. Qui, la signora Maigret fa conoscenza con la fidanzata dei marinaio incriminato, aiutandola a superare quei giorni di snervante attesa, mentre Maigret tenta di abbattere il muro di silenzio che trova attorno a sé. Quale metodo userà il commissario per vincere la sorniona malafede di tutti quei marinai?

Il pazzo di Bergerac
Maigret è a letto, costrettovi da una ferita riportata in circostanze misteriose, e nello stato tormentoso di dormiveglia causatogli dalla febbre, si chiede con ansia: "Il pazzo di Bergerac... Chi sarà mai quest'essere mostruoso, questo maniaco che assale le donne per la strada, le strangola e trafigge loro il cuore con uno spillone? ".  E, quasi in un'atmosfera allucinante, gli appaiono i volti di coloro che in quei giorni lo circondano: il suo ex collega Leduc diventato ormai un placido borghese; il chirurgo Rivaud, alto, elegante, distinto; il procuratore, piccolo dai capelli tagliati a spazzola; il commissario di Polizia, un tipo atticciato, dagli occhi sporgenti... E poi la moglie di Rivaud, dall'aria perennemente triste, quasi assente; la cognata, molto giovane, molto graziosa, molto raffinata... Maigret non si muoverà dal suo letto, ma coll'immaginazione seguirà questa gente passo paleso, entrerà nelle loro case, studierà la loro vita privata, penetrerà nel loro intimo... Ma chi è il pazzo di Bergerac? Ed ecco: Maigret ha un lampo, i suoi lineamenti si spianano, l'ansia tormentosa è cessata, ed egli sorridendo guarda le volute di fumo levarsi dal fornello della pipa. Il giorno in cui lascerà il letto, egli si recherà a colpo sicuro dal "pazzo di Bergerac".

L'affare Saint-Fiacre
Ecco un caso particolarmente interessante per Maigret. Un'inchiesta lo conduce, dopo tanti anni, a rivedere un ambiente familiare: il villaggio di Saint-Fiacre di Matignon. A Saint-Fiacre Maigret è nato e suo padre ha fatto per trent'anni l'amministratore dei nobili del luogo. Il ritorno al paese natale, i ricordi che gli suscitano i favolosi posti della sua infanzia visti ora con occhi diversi, l'incontro con persone che lo hanno conosciuto bambino e ora si rivolgono a lui con ammirazione e quasi riverenziale rispetto, gli fanno dimenticare, a tutta prima, l'incarico che deve svolgere. Ma l'improvvisa e misteriosa morte della contessa di Saint-Fiacre, una donna che Maigret ricorda giovane, bellissima e gentile, gli rammenta che si trova  lì  perché inviato della Polizia Giudiziaria di Parigi su segnalazione della polizia locale. E, a poco a poco, ricollega fatti che possono sembrare senza senso, interroga persone che non dovrebbero avere a che fare con la giustizia e cosí, quasi per incanto, durante una burrascosa e strana cena al castello, la verità viene a galla e il colpevole di un efferato crimine finisce con lo smascherarsi da sé.

Pietro il Lettone
Senza lasciargli un attimo di respiro, sempre alle sue calcagna, la polizia segue le mosse di un personaggio ben noto, Pietro il Lettone; primo fra tutti il commissario Maigret vuol sapere se, infilatosi in uno scompartimento dell'Espresso "Stella del Nord" Bruxelles-Parigi, il famoso furfante scenderà a la Gare du Nord. Indossato il pesante cappotto, il nostro commissario si reca alla stazione mentre folate di vento gelido gli sferzano il viso. Ma ancora una volta il caso sposta di un millimetro il congegno accuratamente studiato, buttando all'aria un piano che pareva perfetto. Torrente, un fedele collaboratore di Maigret, è il primo a farne le spese: viene infatti trovato cadavere in una stanza del Majestic. Come se non bastasse, il commissario finisce col trovarsi nei pasticci a causa del solito giudice istruttore che si preoccupa un po' troppo di tutta una sfilza di stranieri miliardari implicati nella vicenda e con la signora Maigret che si lamenta di venire a sapere i fatti salienti di cronaca nera non dal famoso marito, ma dal nipote della portinaia che fa il giornalista.