In fondo al lago La storia inizia con l'investigatore Philip Marlowe che riceve l'incarico, da parte di un affermato industriale nel campo dei cosmetici, di ritrovare la moglie scomparsa. La signora, che non disdegna la compagnia di affascinanti quanto insulsi playboy, ha fatto perdere le sue tracce durante un soggiorno nella loro casa di montagna. Unica traccia, un telegramma spedito al marito in cui gli comunica che si recherà in Messico per ottenere il divorzio. Recatosi nella località, Marlowe si scontra con una umanità molto diversa da quella "cittadina" cui è abituato: tra i vari personaggi un bisbetico ma sincero Bill, custode della villa, uno sceriffo solo apparentemente lento e bonario, un tenente di polizia arrogante ed un medico che ha qualcosa da nascondere. Il custode, che soffre ancora per la fuga della moglie (che non sopportava la soporifera vita rurale) non nasconde la sua convinzione che la moglie dell'industriale sia fuggita con uno dei tanti amanti e, pur con continui sbalzi di umore dovuti al vizio del bere, si rivela prezioso per le indagini. Un giorno, mentre accompagna Marlowe al lago, scopre con orrore sotto il pontile il cadavere della moglie, in avanzato stato di decomposizione: non era quindi fuggita in città come lui credeva ma era stata uccisa e gettata nel lago, con una zavorra che doveva tenerne il corpo a fondo. L'apatia del paese viene così sconvolta dal delitto della moglie di Bill, Marlowe però intuisce che qualcosa non quadra e, nonostante il tenente di polizia tenti brutalmente di dissuaderlo, continua le indagini. Scopre così che il cadavere non era quello....
Il grande sonno Philip Marlowe, ex poliziotto e investigatore privato di Los Angeles, viene convocato dal vecchio milionario Sternwood per indagare sul ricatto subito dalla figlia minore Carmen. La sorella maggiore, Vivian, è invece più interessata a sapere che fine abbia fatto Sean Regan, ex membro dell'Ira ed ex contrabbandiere, assunto da Sternwood per risolvere i problemi creati dalle due figlie. Nel giro di poche ore, Marlowe trova Carmen in compagnia del cadavere del ricattatore, mentre qualcuno elimina l'autista degli Sternwood. L'investigatore comincia le indagini da una libreria che funge da paravento per attività illecite e si trova a scoperchiare una storia di gangster, gioco d'azzardo e omicidi. Tutti pensano che Marlowe sappia più di quello che sa e il detective sta al gioco, anche se il metodo può rivelarsi molto rischioso. E, sbrogliando le diverse trame intrecciate tra loro, riesce a scoprire la verità, per quanto amara. Non è la prima volta che Marlowe viene portato sullo schermo e non sarà l'ultima: le opere di Raymond Chandler forniranno materiale al cinema e alla televisione per decenni
Troppo tardi Una ragazzina di provincia in cerca del fratello scomparso fra le mitiche strade polverose di Hollywood; un medico radiato dall'albo e pronto a secondare le fughe di un'esclusiva clientela nei paradisi artificiali; due attrici che la celebrità ha sprofondato nei vortici della corruzione e del ricatto; un gangster temibile che ammicca nell'ombra; e poi Philip Marlowe, l'ultimo degli investigatori privati, il moralista senza morale. Nel potente affresco di un'America leggendaria, tutta sesso, soldi e solitudine, con tanto di donne dalle lunghissime unghie laccate, alcolizzati tremebondi e senza scrupoli, lestofanti di quart'ordine.
Finestra sul vuoto Philip Marlowe ingaggiato da una ricca anziana signora per ritrovare un gioiello scomparso incappa in una serie di delitti in cui si destreggia tra ironia, goffaggine e grande perseveranza. Elizabeth Murdoch, una vedova autoritaria e cinica che vive in una fastosa e opprimente dimora di Pasadena, incarica Philip Marlowe dell'inchiesta sulla sparizione di un gioiello numismatico, il "doblone Brasher", misteriosamente sottratto dalla collezione del suo giovane defunto marito. In un'incessante alternarsi di scenari diversi, l'intervento del detective innesca una serie di inesplicabili omicidi. Come sempre, Marlowe si fa avanti tra mostri e relitti di una società corrotta con la dolente consapevolezza dell'antieroe, con la tenacia severa del paladino della verità, con lo humour caustico dell'"uomo d'onore".
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