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Galassia - La Tribuna - Scritta Galassia nel riquadro colorato

 
 
Codice:2930      
 
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Media: 6.50
 
N. Volume:   115
Titolo:   L'invasione della Galassia
Autore:   Edmond HAMILTON
   Traduzione: Maurizio CESARI (ps. di Ugo MALAGUTI)
   Copertina: Ferruccio ALESSANDRI
 
Data Pubbl.:   1 Aprile 1970 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Outside the Universe, [1929] 1964
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   124 x 184
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   192
 
 
  Ultima modifica scheda: zecca_2000 22/01/2019-09:27:41
 
   
 

 
 
A. Merritt scrisse una lettera d'appassionato alla rivista che per prima pubblicò a puntate questo romanzo: "Outside the Universe, di Hamilton, è realmente una storia straordinaria, scritta e presentata da un artista di prima categoria". Merritt, a quei tempi il Grande Maestro della fantasia — erano gli anni venti, proprio all'alba della fantascienza americana — scrisse molti altri elogi direttamente all'autore, ed espresse la speranza che il libro, venisse pubblicato in unico volume, prima o poi. Ci volle molto tempo prima che questa speranza si avverasse, ma eccolo qui, il libro richiesto da Merritt, e il romanzo narrava la storia di un'avventura interstellare, su di una scala che spaventerebbe narratori programmati di oggi, così timorosi di abbandonarsi alla propria fantasia, questo romanzo è ora tra le vostre mani. E' un grandioso romanzo del remoto futuro, un romanzo che narra la storia di una specie di Corpo di Sicurezza dell'O.N.U. che opera però su scala intergalattica, un Corpo di Sicurezza i cui componenti sono esseri provenienti da stelle diverse, alleati per mantenere la pace e proteggere i Soli Federati dalle incursioni di conquistatori giunti dagli spazi esterni. E' pura avventura, da leggere come pura avventura. Qui si parla di stelle in conflitto, di galassie in lotta; qui si vede una superscienza in azione… una superscienza che da per scontato che noi ci troveremo a casa nostra nell'universo come ci troviamo oggi sulla superficie del nostro piccolo, presuntuoso pianeta. E con il trascorrere di alcune migliaia di anni, perché le cose non dovrebbero essere così? Edmond Hamilton non si è certo fermato a spiegarci come funzionino le sue astronavi, come operino le loro difese, come esse affrontino i problemi dello spazio-tempo, degli anni-luce dell'ecologia astronautica... e non aveva, allora, bisogno di farlo. Chi dubita che, con tanto tempo a disposizione, la scienza (se continua al presente ritmo di progresso) non riesca davvero a risolvere tutti questi enigmi? Lo scopo del romanzo non era un'esposizione di tecnologia avanzata; era soltanto il divertimento, il divertimento di narrare e di ascoltare una narrazione, il piacere di viaggiare in un universo brulicante di stelle, di scoprire un brivido nuovo a ogni pagina, di suscitare il sense of wonder del lettore... ecco tutto. Niente di meno, niente di più. E, diciamolo, cosa si può pretendere di più da un autentico classico della prima epoca della fantascienza?