Ingegnoso, paradossale, brillante, crudelmente satirico: questo è Robert Sheckley. I lettori di Urania gia conoscono di lui "Gli orrori di Omega" ma è soprattutto ai racconti che questo autore incandescente deve la propria fama. I testi qui raccolti sono fra "il meglio" della sua produzione e coprono una gamma di temi varia, sconcertante, divertentissima: dalle avventure spaziali ai robot, dall'utopia alla parodia, dalla colonizzazione dei pianeti alle creature extraterrestri. Non crediamo che il vero amatore di fantascienza si dispiacerà se, per questo numero, "Urania" dedica le sue pagine a un'antologia di racconti. Fin dai suoi inizi, cioè dai tempi di H. G. Wells, la fantascienza ha sempre avuto, accanto ai romanzi, una produzione imponente, sterminata, di storie di misura più breve; e oggi, la metà circa dei libri di science-fiction pubblicati annualmente negli Stati Uniti è costituita da antologie di short-stories. Ci pare che sia compito di una rivista come questa tenere conto di un filone così ricco e vario e condurre, tra le innumerevoli pubblicazioni americane e inglesi che concedono largo spazio ai racconti, una ricerca approfondita e accurata, selezionando quei testi che il lettore di "Urania" deve aver modo di conoscere. Firme famose, come Matheson, Brown, Asimov, Kornbluth, e "rivelazioni" come Ballard e West, appariranno dunque regolarmente nelle pagine di varietà della rivista. Ma se, come ci auguriamo, l'esperimento qui tentato con Robert Sheckley sarà accolto con favore, ci sentiremo incoraggiati a ripeterlo di quando in quando con numeri speciali interamente dedicati ai racconti. Invitiamo perciò i lettori a scriverci le loro impressioni e il loro giudizio su questo Sheckley.
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