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Galassia - La Tribuna - Scritta Galassia larga

 
 
Codice:2848      
 
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Media: 6.00
 
N. Volume:   33
Titolo:   Incontro su Tuscarora
Autore:   Ivan EFREMOV
   Traduzione: Maurizio GAVIOLI
   Copertina: Duccio ALESSANDRI
 
Data Pubbl.:   15 Settembre 1963 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Vstreca nad Tuskaroroj, 1944
Note:   Il titolo originale dovrebbe essere in caratteri cirillici!!
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   124 x 184
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   160
 
 
  Ultima modifica scheda: zecca_2000 10/01/2019-18:50:21
 
   
 

 
 
Cari amici, le vacanze sono finite, ma anche durante le vacanze Galassia si è data da fare. Adesso siamo in settembre, un mese idilliaco, tant'è vero che sto combattendo una guerricciola privata con Galaxy per annettere Gli uomini nei muri, di William Tenn, a Galassia. Dal momento che è un romanzo (il primo che apparirà in Italia a firma del famoso "Brooklyn boy"), la sua sede naturale sarehbe proprio Galassia, non vi pare? Ad ogni modo, se i signori di Galaxy insisteranno nel dimostrarsi cosi spudoratamente egoisti e nel non mollare il romanzo di Tenn, il mese prossimo avremo comunque la seconda rata di Stazione Ospedale, Settore Generale, in cui il maggiore O'Mara e il dottor Conway si troveranno alle prese: a) con un infermo che si scioglie lentamente in acqua ed è dotato d'un subcosciente capace di risalire fino a cinquantamila anni addietro; b) con un parente dell'infermo suddetto, che minaccia di papparsi alcuni appetitosi pupi hudlariani, del peso di mezza tonnellata ciascuno; c) con un nuovo medico interno, insettiforme, che quando ha fretta cammina con disinvoltura sui soffitti; d) con un paziente che si è acciambellato come un copertone di automobile e rifiuta ostinatamente di spiegare il perchè. Reparto acquisti galattici: sono stati stipulati i contratti per i seguenti romanzi, che verranno pubblicati in ordine da stabilirsi: The falling torch, di Algis Budrys, classificato con quattro stellette (ottimo), dal recensore ufficiale di Galaxy, Floyd Gale; Unwise Child di Randall Garrett, che è il primo — e degnissimo — romanzo autonomo di un autore che si è già fatto una reputazione lavorando in coppia con Silverberg; e quel The Tomorrow People, di Judith Merrill, che Frederik Pohl ha definito come uno degli esempi migliori dell'introspezione psicologica applicata alla fantascienza. The tomorrow People (che provvisoriamente chiameremo Gente di domani), uscirà in un numero speciale in dicembre, dal momento che è molto lungo e che Galassia ha dichiarato la guerra ai tagli. E adesso parliamo anche un po' del romanzo di Efremov che conclude, per il momento, la «serie russa» di Galassia. Chi conosce già la produzione più celebrata del numero uno della fantascienza sovietica (La nebulosa di Andromeda, Il cuore del serpente, Navi di stelle), si troverà di fronte ad una situazione inattesa. In Incontro su Tuscarora, infatti, Efremov concede più libero gioco alla sua inventiva fantastica, rinunciando alle sue dense dissertazioni filosofiche, sociologiche e morali per fare posto a un dialogo serrato e ad un'azione ininterrotta. A parte la «cornice », che è molto più recente, le singole parti che compongono questo romanzo sono state scritte o per lo meno abbozzate parecchi anni or sono, e appartengono, chiaramente, a un genere molto insolito nell'unione Sovietica e soprattutto nella produzione di un autore che passa, non a torto, per il più ortodosso esponente della science-fiction tecnologica. Ma, allo stesso modo in cui talvolta il massimo esponente dell'ortodossia tecnologica occidentale, Asimov, qualche volta si concede vacanze più fantastiche, così Efremov in questo Incontro su Tuscarora ci da un non indegno esempio d'una fantascienza «romantica », che gli ha guadagnato, da parte della critica inglese, l'appellativo di «Jules Verne dell'età moderna ». Il lago di mercurio tra i Monti Altai, i giganteschi vermi mortiferi del Deserto di Gobi, i misteriosi disegni paleolitici nelle montagne siberiane, il destino tragico e leggendario del veliero settecentesco Saint Ann possono venir classificati a buon diritto come esempi di science-fantasy, e come esempi di notevole valore. E, dacché stiamo parlando di autori sovietici, cari amici, se la prima «serie » vi è piaciuta, non avete altro che da informare Galassia: recuperare testi russi non è la cosa più facile del mondo (e non mi vergogno di confessare che i primi due fascicoli sono riuscita a metterli insieme grazie alla collaborazione di Asimov, che mi segnalava i testi man mano che li sceglieva per una edizione americana), tuttavia qualcosa si può fare e, naturalmente si farà, se questo interessa ai lettori.