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Galassia - La Tribuna - Titolo verticale

 
 
Codice:2830      
 
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N. Volume:   15
Titolo:   Il pirata dei cinque mondi
Autore:   Jack VANCE
   Traduzione: Lella POLLINI
 
Data Pubbl.:   15 Marzo 1962 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   The Space Pirate, 1953
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   135 x 184
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   136
 
 
  Ultima modifica scheda: bibliotecario 14/10/2018-10:50:36
 
   
 

 
 
Cari amici, eccoci qui a presentarvi un nuovo felice ritorno, dopo quelli di Russel (otto anni di latitanza) e di Asimov (cinque anni), alla insegna della nuova linea Galassia. Questa volta è il turno di Jack Vance, la cui assenza non si è protratta altrettanto a lungo, ma si è comunque fatta sentire. Vance è uno degli autori americani più imprevedibili e stravaganti. I suoi romanzi, per lo più ricamati su favolosi vagabondaggi, sono intessuti su un sottofondo di garbato sarcasmo che rende accettabili anche le avventure più inverosimili. Il pirata dei Cinque Mondi narra la storia di una straordinaria caccia al tesoro condotta attraverso i Mondi di Langtry da un eroe un po' particolare: un irlandese cocciuto e spaccone, che talvolta si lascia prendere la mano dalla propria presunzione o, viceversa, da una inconfessata paura; e finisce regolarmente per lasciarsi trascinare a rimorchio, nonostante i pittoreschi tentativi di rivolta, da una straordinaria ragazza più cocciuta di lui ed infatuata nella sua missione di liberatrice della Terra. La lunga partita a gatto e topo tra i due fuorilegge terrestri e le polizie dei Cinque Mondi, per la conquista del Segreto dei Segreti, scisso in cinque formule sparpagliate nei luoghi più impossibili, si protrae con un succedersi di gags fulminei sullo sfondo dei mutevoli, indimenticabili paesaggi di Vance: l'Asteroide delle Riunioni; Eleanor, la Città dei Ladri; gli oceani di gas ed i feticci piumati di Alpheratz A; i lussuosi alberghi di Badau, regolati da infrangibili norme di discriminazione razziale; Loristan, il pianeta-banca dell'universo; le città di cristallo annidate negli immani crateri di Shaul; il ciclopico cimitero della Piana di Tihs, su Khoto; il deserto del piccolo pianeta morto di Delta del Triangolo, dominato dal Picco del Drago Infuriato... Dopo questo serrato, piacevolissimo Vance, cari lettori, preparatevi, per i prossimi tre mesi, ad altre letture con i fiocchi. Per ragioni tecniche al momento di andare in macchina non è possibile specificare quale dei volumi avrà la precedenza, però sappiate che per aprile, maggio e giugno sono previsti: il romanzo di Wollheim, Il nono pianeta, una vertiginosa scorribanda attraverso il sistema solare, narrata da uno specialista dell'argomento con raffinato mestiere e dovizia di particolari scientifici; e due romanzi (legati fra loro dal tema e dalla figura del protagonista), di Henry Kuttner, un autore grandissimo ancora poco noto in Italia, di cui si può dire che deve essere considerato il maestro di Robert Sheckley. Al di fuori di ogni iperbole, possiamo assicurarvi che I robot non hanno la coda e Mr. Gallegher, supergenio costituiscono una delle letture più spassose e più intelligenti dell'intera produzione fantascientifica mondiale. E la campagna acquisti continua. Che ne direste, cari lettori, di un Simak per le vostre vacanze estive? Aspettate e vedrete. Stiamo lavorando per soddisfare, nei limiti del possibile, le richieste dei numerosi lettori che ci chiedono romanzi di questo o di quell'autore. In quanto a coloro che hanno voluto sottoporci lavori dattiloscritti, assicuriamo che li leggeremo con la massima attenzione e con la segreta speranza di scoprire (non è poi impossibile!) un autentico fuoriclasse.
ROBERTA RAMBELLI