UOMINI CON LA MASCHERA fa parte di quel filone di letteratura gialla che vuole essere una denuncia della corruzione all'interno della polizia, filone da noi scoperto solo recentemente in film, ma che negli Stati Uniti vanta una tradizione ormai di anni. C'è un particolare, però, che lo rende diverso, che ne fa quasi un tentativo sperimentale, benché inserito perfettamente in un filone narrativo tradizionale: l'autore non è più tale, ma diventa cronista imparziale e fedele degli avvenimenti che narra. Da una parte e dall'altra della barricata, tra i banditi e tra la polizia, non emette giudizi, non incensa eroi, non maledice sciacalli; semplicemente, li accomuna. E, proprio per questo, l'effetto risulta ingigantito, è rifranto mille volte, fino a diventare giudizio tagliente.
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