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Galassia - La Tribuna - Titolo verticale

 
 
Codice:2820      
 
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Media: 8.00
 
N. Volume:   5
Titolo:   Due volte nel tempo
Autore:   Manly Wade WELLMAN
   Traduzione: Vanna LOMBARDI
   Copertina: L. GALLUPPI
 
Data Pubbl.:   15 Maggio 1961 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Twice in Time, 1940
Note:   Prima edizione in volume 1951
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   135 x 184
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   144
 
 
  Ultima modifica scheda: zecca_2000 08/01/2019-17:29:16
 
   
 

 
 
L'editore desidera innanzitutto dichiarare che non garantisce sulla veridicità dello straordinario racconto che viene presentato. Esso fu sottoposto alla sua attenzione tramite alcuni amici di Padre Sutton, un prete cattolico, insegnante di lingue classiche in una scuola parrocchiale del Nebraska. Padre Sutton racconta che, mentre visitava l'Italia nel 1947, assistette nel villaggio di Bartolozzi, che si trova alcune miglia a nord di Firenze, allo sgombero delle macerie della chiesa sinistrata di San Marco di Giorno, che era stata demolita da un bombardamento aereo nell'estate del 1944. A quel tempo, continua Padre Sutton, uno degli operai gli portò uno scrigno d'argento molto rovinato, che Padre Sutton comprò per quattro dollari americani. Sul coperchio, che era stato chiuso con saldatura o fusione, vi era profondamente inciso in latino, francese e italiano: «Nessun uomo apra o faccia uso di questo scrigno, prima dell'aprile del 1957. Se lo farà, sarà con grave pericolo della sua anima immortale.» Sembra che Padre Sutton abbia rispettato l'ingiunzione ed abbia atteso fino al 21 Maggio 1957 prima di aprire con estrema curiosità lo scrigno. Esso risultò contenere un fascio di fogli di carta, sui quali era scritto in inglese moderno, con una grafia piccola e stretta, e legato con un filo d'oro, onde formare una specie di libro. Dopo appena un'ora dall'inizio della lettura, Padre Sutton convocò parecchi dei suoi colleghi di scuola per stabilire se la sua scoperta era o no di grande importanza. Studiosi dell'Università De Paul, dell'Università Cattolica d'America e del Collegio di Boston se ne interessarono e, alla fine, sia lo scrigno che il manoscritto, furono trasportati a New York. Lo scrigno è di argento scuro corroso, e ha una forma piatta rettangolare; misura circa dodici pollici per nove per tre. Gli antiquari concordano nel dichiarare che è di fattura semplice, ma attribuibile al Rinascimento Italiano, probabilmente vecchio non meno di quattrocento anni. Il manoscritto ha dato luogo a dispute: alcuni esperti si sentono sicuri dell'antichità sia della carta che dell'inchiostro, altri lo ritengono un abile falso. Un fitto mistero circonda il nome di Leo Trasher, il supposto autore del documento. Il Dr. Serge D. Trasher di Chicago, un ingegnere fisico nucleare, impiegato come consulente presso un impianto segreto Fèderale, afferma che il suo unico figlio Leon, scomparve da Firenze o dai dintorni di questa città nell'aprile del 1957. Egli aggiunge che Leo Trasher aveva solo dieci anni d'età quando Padre Sutton entrò in possesso dello scrigno sigillato e frequentava la quinta classe in una scuola privata elementare di Chicago; a quel tempo il suo massimo interesse era per i racconti sulle avventure interplanetarie. Il Dr. Trasher insiste nell'affermare che egli non può dire se la grafia del documento è simile a quella del figlio scomparso. Né miglior successo hanno avuto gli sforzi per identificare e localizzare George Astley, il cui nome appare nelle prime pagine del manoscritto. È risaputo che diversi creditori sono ansiosi di scoprire dove si trova un certo George Astley, originario di Atlanta, nella Georgia, che partì per l'Italia nel 1956. Né è possibile accertarsi sulla validità di un recente rapporto che lo riterrebbe residente in Messico sotto il nome di Gordon Jackson. Parecchi passaggi del manoscritto, ivi compreso uno molto lungo all'inizio, sono stati classificati Segreto di Stato degli Uffici Federali e non ne è stato quindi rilasciato il permesso per la pubblicazione. Quanto non è stato ritenuto Segreto di Stato viene qui offerto alla curiosità dei lettori.