Con queste nove storie, scritte direttamente in francese (l'autore era polacco), Borowczyk dipana tutto il suo campionario di merci erotico-sadomasochistiche. Bambine viziose, cani doberman pronti ad infierire su corpi femminili, frammenti idi un pasto antropofago, protesi che sorreggono il busto di donne bellissime, necrofili, onanisti, stupratori. Questi racconti rimandano direttamente anche alle sue opere cinematografiche, al freddo ed elegante erotismo de La Bestia, al romanticismo cupo e mortuario dei Racconti immorali e costituiscono una ulteriore prova del suo geniale sentimento dle male e della crudeltà.
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