Raccolta postuma, ad opera di Malcom Skey, di quindici fra i più rappresentativi racconti (oltre quaranta) del soprannaturale (pari ad i due terzi dell'intera produzione) di uno dei maestri della ghost-story di epoca vittoriana. Grande la varietà dei personaggi (dai patti col diavolo ad ambigui atti di vampirismo, da ragazzi resi scemi dopo un contatto con gli spettri a funesti presagi di morte) e di moduli narrativi (da semplici racconti a rocambolesche sfide goliardiche, da allegre favole folkloristiche ad inquietanti analisi elaborate da un dotto medico tedesco). I racconti sono ripartiti in tre blocchi che riflettono l'evoluzione temporale dello scrittore irlandese: un primo periodo di formazione (1830-1849), un secondo periodo della maturità (1851-1864) ed un terzo periodo (1868-1872) in cui è più evidente l'influsso della vicina Inghilterra e di Dickens. Il libro è poi impreziosito dalla presenza dei cinque racconti del volume In a glass darkly (1872).
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