Le cupole sottomarine possono esplodere da un momento all'altro, se non si presta la necessaria attenzione. E così tutta la società del futuro va a farsi benedire. Il che, magari, è ovvio. Ma da che parte sta Katherine MacLean, quando scrive L'UOMO DISPERSO (The Missing Man, premio Nebula 1971)? Non è facile capirlo. Forse è con i giovani rivoltosi, e forse è con gli intrepidi poliziotti che cercano di scovarli. Se il dubbio vi assale, leggete queste pagine. Alfred Bester, mattacchione come sempre, dice che i migliori olfatti si rovinano nelle QUATTRO ORE BUCHE (The Foui-Hour Fugue). Effettivamente, il fascino di certe donne può essere micidiale, soprattutto se il vostro mestiere è quello d'inventare profumi! Robert (Bob) Silverberg, invece, pensa che su altri pianeti esista vita intelligente; e ce ne parla in LA DANZA DEL SOLE (Sundance), anche se alla fine si scopre che c'è sotto un piccolo imbroglio. Ma consoliamoci: Gianluigi Pilu, italianissimo, ci invita a scoprire i misteri che giacciono oltre i confini del nostro cervello. E ci rivolge una domanda terribile: OTTO SIGNIFICA PER SEMPRE? Chi lo sa alzi una mano.
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