Mostri e astronavi possono anche essere motivo di divertimento, se c'è sotto lo zampino di un autore del calibro di Alfred Bester. In effetti, LO STELLAIOLO (The Starcomber) è l'esilarante dimostrazione di come la fantascienza possa prendersi in giro senza tanti complessi, per il semplice gusto di far ridere. E che dire di COI COMPUTER NON Sl DISCUTE (Computers don't argue), di Gordon Dickson, finalista al premio Nebula nel 1965? Forse vi farà passare la voglia di iscrivervi a un «club del libro», ma almeno non rischierete di lasciarci la pelle! Robert Silverberg, ospite d'onore di questo fascicolo, ci parla di inghippi temporali a scopo di lucro; purtroppo, come scoprirete leggendo (ORA + N) (0RA - N), che in inglese suona (Now + n) (Now - n), le donne sono fatali a questi loschi commerci. Lo scrittore piu serio è Brian Aldiss, che nel suo L'IMBROGLIO MORBIDO (The Soft Predicament) affronta addirittura i mostri dell'inconscio collettivo: e, credeteci, qui c'è poco da scherzare.
|