Sono passati tredici anni dalla grande catastrofe che ha inghiottito le città e ridotto gli Stati Uniti a un'immensa distesa di polvere e desolazione, dove solo poche comunità isolate cercano di combattere la fame, le malattie e la violenza. I sopravvissuti si aggirano in questo scenario spettrale in preda al terrore di cadere vittime dei cani selvatici e delle bande di razziatori, prima ancora che del freddo e delle privazioni. Gordon Krantz è uno dei disperati vagabondi nei territori dell'Ovest: un giorno s'imbatte per caso nel cadavere di un postino a cui sottrae la divisa e la sacca da portalettere - un furto dettato dal bisogno primario di coprirsi e dalla nostalgia -, senza sapere che quella consunta uniforme e quelle poche missive senza più un destinatario cambieranno la sua esistenza e quella di migliaia di altri scampati al disastro. Di villaggio in villaggio si sparge infatti la notizia di un risorto Servizio Postale degli Stati Uniti, di un presunto neogoverno ricostituitosi a Est e pronto a ristabilire le comunicazioni interrotte con l'Ovest. E in questo crepuscolo dell'era civile basta a innescare la macchina della speranza e della voglia di riscatto dalla barbarie. Gordon, intrappolato dalla leggenda che lui stesso a contribuito a creare, diventerà l'alfiere della grande illusione fino a ridare un nuovo futuro all'umanità. Storia de una bugia che si trasforma in verità, un'avvincente parabola post apocalittica con la giusta carica di ottimismo, ispiratrice dell'omonimo film, diretto e interpretato da Kevin Costner.
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