Terrore, follia, suspense: uno sguardo agghiacciante nelle profondità più inquietanti dell'animo umano, quello di uno squilibrato con l'insana abitudine di rapire e torturare bambini, alla ricerca tormentata e perversa di un'infanzia perduta, o mai vissuta come tale. Billy Neary è un ragazzino di dodici anni, dall'aspetto grazioso e ancora infantile e dai sentimenti delicati, che abita con la famiglia a Stevensville, una tranquilla cittadina della provincia americana. Come molti suoi coetanei, ama trascorrere gran parte del tempo libero nella sala giochi del suo quartiere. Qui suole aggirarsi come un fantasma senza pace Bar-ton Royal, un quarantenne malato e disadattato, grasso e sudaticcio, dall'emotività incontrollata, con alle spalle un'esistenza sconvolgente fatta di violenza, emarginazione e solitudine. Non appena scorge il piccolo Billy capisce di aver trovato quel bimbo perfetto ed etereo che lui non è mai stato. Ed è per lui uno scherzo da nulla sottrarlo al calore e all'affetto dei suoi cari per condurlo nella propria casa, una macabra e orribile prigione in cui tanti innocenti hanno perso la vita... Billy cercherà con tutte le sue forze, quelle della paura e della disperazione, di sopravvivere agli improvvisi, pericolosi sbalzi d'umore del suo aguzzino, che oscilla senza requie da un esasperato desiderio di accudirlo e di fargli da «madre» alla smania feroce di riversare e vendicare su di lui la propria infelicità.
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