Alle soglie del XXI secolo, ripetendo gesta antichissime, il condottiero mongolo, Aiku, come un nuovo Attila o forse come un nuovo Napoleone, ha conquistato l'Europa ed è giunto in Italia. Mentre la natura viene stravolta dagli effetti delle radiazioni e il Papa rimane l'ultimo baluardo del mondo occidentale, Aiku si ferma sulle rive del Po e pensa a come sistemare il suo immenso impero, riportando in vita antichi rituali. Ma cose strane cominciano ad accadere, forse per effetto della bomba. Il mondo inizia inesorabilmente a regredire, sprofondando in un morboso oblio di sé. Romanzo visionario e profetico, La malattia del tempo coniuga abilmente l'invenzione fantascientifica e una acutissima sensibilità poetica. Pubblicato originariamente nel 1987, è stato tradotto in francese, inglese, tedesco e olandese, con grande successo di critica.
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