Matthew Gore è un ragazzo di dodici anni, che un giorno inizia a manifestare strani comportamenti: fa domande inusuali, mostra abilità che non aveva mai manifestato, e viene colto in dialoghi con un interlocutore invisibile. In un primo momento, i genitori adottivi sospettano che Matthew abbia un "amico immaginario", simile agli inesistenti compagni di giochi di tanti bimbi più piccoli. Tuttavia, il comportamento del ragazzo contrasta con questo quadro; le domande che egli rivolge riguardano argomenti inusuali e, soprattutto, indagano le ragioni di fenomeni che qualunque ragazzo darebbe per scontati. Anche a scuola, i risultati cambiano; ci sono professori, con un atteggiamento più aperto, che apprezzano le nuove capacità, e insegnanti più conservatori, che suggeriscono ai genitori di Matthew, di non confondere la mente del ragazzo con le nozioni che evidentemente gli stanno inculcando. Progressivamente, David Gore, il padre adottivo di Matthew, si rende conto che l'amico invisibile di suo figlio è tutt'altro che immaginario, fino al punto da intavolare un inquietante dialogo con questo strano ospite della sua famiglia.
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