In questo terzo libro che conclude la trilogia, McAuley spedisce Yama a compiere la successiva tappa del suo viaggio solitario. Lo scudiero Pandaras, abbandonato ai confini del mondo, è determinato a ritrovare il suo padrone, e buona parte del romanzo si alterna tra le due avventure, che convergono gradualmente. Pandaras e il gerodulo Tibor (una sorta di schiavo sacro) si dirigono verso la città di Ophir, dominata dagli eretici, dove si imbattono in una serie di malviventi e nell'instancabile e apparentemente immortale Prefetto Corin del Dipartimento per gli Affari Indigeni, a sua volta determinato a scovare Yama e ad usare i suoi poteri allo scopo di sconfiggere gli eretici che hanno dichiarato guerra al vecchio ordine delle cose.
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