"Immagina l’alba. C’è un istante di buio, come dopo un fulmine. Piove senza rumore. Un istante di vuoto, un sole nero, poi uccelli che gridano e luce." Alle porte di Bologna, torri altissime e rapimenti. Nel cuore della città, morti strane. E gente che si sveglia prima dell’alba, decisa a strappare la gioia ai giorni a venire. Con I giorni del vuoto, un nuovo capitolo dell’epica del Guasto, la voce di Silvia Tebaldi torna a risuonare nelle pieghe di un presente che è già domani, tra le porte e i portici di una Bologna rotta, e con lei, quella della sua gente di pianura.
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