La quadratura del cerchio è la dimostrazione che le grandi idee circolano liberamente e non appartengono a nessuno: scritto negli stessi anni de Le città invisibili di Italo Calvino, questo “falso trattato di urbogonia” su una serie di incredibili città immaginarie, dopo essere stato pubblicato in Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania, Romania e Giappone, arriva finalmente anche in Italia.
Gheorghe Săsărman nasce a Bucarest, Romania, il 9 aprile 1941. Dopo la laurea in architettura ottiene il titolo di dottore di ricerca in teoria dell’architettura e trova lavoro come redattore presso riviste del suo settore di specializzazione. Costretto per motivi politici a rinunciare all’attività giornalistica, lascia la Romania di Ceaușescu nel 1983 e si stabilisce in Germania, dove si riprofila come programmatore e analista. In seguito alla caduta del regime romeno torna attivo nel settore pubblicistico, scrivendo su diverse riviste della diaspora romena. Diviene membro dell’Unione dei Giornalisti Professionisti e dell’Unione degli Scrittori di Romania. Debutta come scrittore nel 1962, vincendo il primo premio di un concorso letterario dedicato alla letteratura di fantascienza organizzato in sette paesi est-europei. Il suo primo volume, Oracolul (L’oracolo, 1969) raggruppa diversi testi apparsi precedentemente all’interno di riviste periodiche. La sua opera più conosciuta, La quadratura del cerchio (1975) si scontra con la censura comunista, che elimina circa un quarto del volume. All’estero è tradotto e pubblicato in Francia (1994), Spagna (2010), Stati Uniti (2013, nella traduzione della celebre scrittrice Ursula K. Le Guin), Germania (2016) e Giappone (2019). Pubblica diverse altre opere in Romania e nel resto del mondo, vincendo premi e riconoscimenti prestigiosi, in particolare nell’ambito della letteratura fantascientifica.
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