Alexander Sand è stato pagato per seguire la figlia di un boss, ma la ritrova morta, e ora deve spiegarsi l’accaduto prima di fare una fine peggiore.
Vive a Genuana, Alexander, una città che sta affrontando la fine del mondo, con un sole che non spunta nemmeno più dalla cappa grigia che la circonda, un mare nero e velenoso in cui specchiarsi, gli incendi scatenati da bande di ragazzini, le sommosse per sopravvivere, qualche sprazzo di normalità e il bisogno di fuggire.
Alexander Sand ha un cane, qualche amico, pochi quelli sopravvissuti, una vicina di casa che lo aiuta come può, i fantasmi delle sue vite precedenti ad accompagnarlo e una famiglia che lo aspetta in Argentina, semmai la nave su cui vorrebbe imbarcarsi dovesse riuscire a salpare.
Francesco Cane Barca con questo romanzo compie un’impresa quasi impossibile: coniugare con una lingua ricca e personale i classici temi del noir mediterraneo a quelli del romanzo apocalittico.
Le fortune di Alexander Sand propone una visione terribile di quello che ci aspetta accompagnando chi legge lungo i vicoli e le strade di una città in fiamme con una scrittura sfrontata, leggera ed elegante, come solo pochissimi grandi autori riescono a fare.