Nel 1984 usciva negli Stati Uniti Neuromante di William Gibson e si apriva un nuovo capitolo della nostra storia futura. Nel 1986 l'antologia Mirrorshades ospitava un gruppo di autori del neonato movimento cyberpunk, riuniti sotto la supervisione di Bruce Sterling. Sono passati dieci anni e il rapporto tra corpo umano e nuove tecnologie computerizzate di cui si parlava nei romanzi degli autori cyberpunk, è ormai divenuto realtà. Gibson ha visto la strada e Sterling ci ha indicato come percorrerla: Gibson il profeta, Sterling il teorico. Grandi reti telematiche che attraversano il pianeta, infospazi in cui muoversi come in desolate lande del pensiero, affollate banche dati da cui attingere sapere universale, pianeti nascosti negli spazi infinitesimali dell'elettronica, uomini con la coscienza alterata dall'immersione nel bagno amniotico dell'informatica... le infinite potenzialità della scienza si sono sposate finalmente con le possibilità altrettanto infinite dell'immaginario. Su Mirrorshades Bruce Sterling aveva indicato, con un vero e proprio manifesto introduttivo, qual' era l'origine e quale il destino del nuovo movimento cvberpunk. Quelle che allora potevano sembrare profezie, oggi si sono realizzate nella realtà, andando al di là della letteratura, a conferma delle grandi doti di intuizione e di analisi di Sterling. La rivista di Asimov rende omaggio a un autore ancora poco conosciuto in Italia che ha saputo parlarci del mondo futuro rimanendo contemporaneo e che, senza perdere nessuna delle virtù del narratore, ha sempre mantenuto uno straordinario rigore teorico. E sarà una sorpresa per quanti pensano che Sterling sia solo scrittore cyberpunk, scoprire che è soprattutto innamorato della fantascienza. Quest'antologia spazia dal fantasy alla fantascienza classica, dal realismo magico al post-catastrofico... senza ovviamente dimenticarsi del cyberpunk!
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