Arthur C. Clarke è un "classico" della fantascienza non soltanto perché ha scritto molto ed è famoso da molti anni, ma perché la sua vasta opera narrativa è strettamente legata alla impostazione originaria di questo genere di letteratura, che dava alla scienza un peso uguale a quello della libera invenzione fantastica. Autore di numerosi libri di divulgazione scientifica, egli è maestro (con il suo amico-rivale Asimov) nell'arte di combinare mistero, avventura, terrore, suspense, con le fredde leggi che regolano, per quanto ne sappiamo, l'universo. Nessun dato, qui, è gratuito, nessuna ipotesi è inverosimile o campata in aria. Gli eroi di questi romanzi sono uomini come noi, fotografati in situazioni che, per essere scrupolosamente realistiche, non sono meno drammatiche. Anzi.
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