Il tunnel, L'ultima astronave, L'asteroide abbandonato, La chiave dello spazio, L'orrore di Gow lsland... I romanzi di William F. Jenkins, alias Murray Leinster, promettono fin dal titolo fantascienza, tutta fantascienza, niente altro che fantascienza. E chi ne ha letto anche uno solo (dei diciassette pubblicati in Urania dal n. 1 a oggi) sa che cosa significa per questo scrittore mantenere una promessa così allettante. Leinster non si ingombra di alti significati filosofici, non teorizza, non predica, non profetizza, non si impegna per nessuna buona o cattiva causa presente o futura, Leinster va dritto al suo scopo, che è di sbattere subito e con tutta naturalezza i suoi personaggi nella più fantastica, mostruosa, allucinante delle situazioni, per poi lasciarli lì a sbrogliarsi realisticamente da soli: contro la cieca violenza di un nemico extraterrestre che si annida nel fondo dei Pacifico... contro i minacciosi fenomeni che insorgono dopo la caduta di un oggetto non identificato in un cratere dei South Dakota... contro gli esseri raccapriccianti che attendono, su un pianeta dimenticato, l'arrivo dell'astronave ecologica "Lundred"...
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