Quando si vive in una gigantesca metropoli talvolta si è più soli che in mezzo al deserto. Terisa Morgan questo lo sa bene e porta avanti la sua vita in maniera monotona, quasi automaticamente. Suo padre, un uomo molto influente, le ha lasciato il privilegio di vivere in una grande casa, che contribuirebbe ancor più a farla sentire isolata dal mondo se lei non l’avesse riempita di specchi. Ce ne sono di ogni tipo ed ogni grandezza, permettendogli così di avere costantemente almeno la sua immagine come compagna. Talvolta Terisa per combattere la malinconia, finge di tornare bambina, si siede davanti ad uno dei suoi specchi e, fissando il suo riflesso, vaga con la mente alla ricerca di un mondo più caldo ed accogliente di quello in cui vive. E’ proprio questo quello che sta facendo ora, seduta con le ginocchia attaccate alla lastra di vetro, ma all’improvviso accade qualcosa di nuovo: lo specchio oltre la sua immagine, le mostra qualcos’altro. Dapprima indistinto e via via sempre più definito lei vede un giovane ragazzo che si sta muovendo con difficoltà nella sua direzione quasi …per raggiungerla.
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