IL FIGLIO DEI DUE MONDI SPAZIO 2000 nasce per divulgare in Italia la fantascienza d'avventura, quel tipo di fantascienza che in effetti è stata un po' trascurata da noi per far posto a una fantascienza spesso più impegnata, ma quasi sempre più spenta, dove il concetto di trama è allegramente ritenuto superato in nome di non si sa bene quali canoni letterario-estetici. Noi di SPAZIO 2000, invece, intendiamo dare il massimo risalto alle trame, perché siamo convinti che la fantascienza, come il giallo (da cui pure è molto diversa come concezione) necessiti soprattutto di un plot che sia contemporaneamente attraente e comprensibile. Il perché è presto detto. Nel romanzo normale, quello del mainstream per intenderci, spazio e tempo sono luoghi con dei canoni ben fissi e immutabili, sono infatti la nostra realtà quotidiana, sono lo spazio euclideo e la relatività einsteiniana. Ragione per cui se anche un autore si concede delle divagazioni metafisiche il contesto riesce sempre comprensibile. Questo non avviene invece nel romanzo di fantascienza. Spazio e tempo sono già extrapolati dalla realtà, sono una visione personale dell'autore, per cui includere anche una extrapolazione metafisica significherebbe rendere incomprensibile la narrazione. Come in effetti avviene.
CRISTALLI MALEDETTI Brensco e Carmodine, i due grandi rivali stanno per atterrare su Plutone, ma per Carmodine quello è un ritorno, già una volta era sceso su quel pianeta e quello che aveva trovato era stata la sua fine, il disonore. Perché su Plutone ci sono dei cristalli, cristalli bellissimi che fanno impazzire la gente... cristalli maledetti. Ora Carmodine torna su Plutone e si ritrova ad affrontare una situazione identica. La sfida tra lui e Brensco diventa mortale. Ma qual è il segreto dei cristalli maledetti?
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