Pierre Saint-Menoux è un giovane matematico, tipicamente esile, miope e distratto. Arruolato nell’esercito francese nel corso della seconda guerra mondiale, incontra casualmente un suo vecchio professore, Noël Essaillon (Essai = esperimento, professor Sperimentoni, in sostanza). Essaillon dopo lunghe ricerche è riuscito a sintetizzare una sostanza, la Noëlite, in grado di trasportare avanti e indietro nel tempo chi ne fa uso. Saint-Menoux si candida volentieri a fare da volontario per il professore, anziano e disabile, e iniziano così i viaggi del giovane matematico nel futuro, fino a giungere al 100.000 D.C. Arrivato a verificare che l’umanità del remoto futuro avrà un’organizzazione non dissimile da quella di un formicaio, e dopo aver avuto conferma che la nostra società è destinata ad una rapida decadenza, Saint-Menoux sarà costretto dalla morte di Essaillon, avvenuta nel corso dell’unica spedizione che egli abbia voluto affrontare di persona, a far fronte al banale problema della sopravvivenza, sua e della figlia del professore, della quale è tacitamente innamorato. Compirà così alcuni viaggi nella Parigi della Belle Epoque improvvisandosi ladro inafferrabile. Infine, colto da manie di grandezza, deciderà di modificare la storia dell’umanità uccidendo Napoleone Bonaparte nel corso della campagna d’Italia. Il tentativo fallirà, aprendo tuttavia la strada ad altri curiosi paradossi.
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