A oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Alice, come romanzo e come personaggio, conserva ancora intatta tutta la sua freschezza, conquistando l’attenzione non solo dei più giovani, apparentemente primi destinatari delle sue avventure, ma anche degli adulti, che scoprono continue sfide e rinnovati spunti d’interesse nei suoi giochi linguistici, nei suoi trucchi psicologici, nella sua ferrea logica comportamentale, nell’intrigante verosimiglianza che una narrazione stringente e incalzante riesce a conferire anche alle situazioni più assurde. La storia di Alice è un gioco, ogni lettore ne è da sempre consapevole, e come ogni gioco va riscoperta con occhi che sappiano guardare al di là della realtà. Ma il gioco è l’essenza della vita, e forse, tra i sogni segreti di tanti c’è proprio la tana d’un coniglio bianco da esplorare, uno specchio al di là del quale scoprire un mondo solo in apparenza molto diverso dal nostro, ma per sostanza terribilmente simile.
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