Nel duomo di Praga un uomo scambia per errore il cappello con quello di un intagliatore di pietre preziose del ghetto e rivive come in un sogno la sua vita. Da questo spunto narrativo prende le mosse il romanzo di Meyrink ricco di sogni, annunci cabalistici, simbologie desunte dai tarocchi e dai trattati alchemici, che rielabora le antiche leggende praghesi sul Golem, automa di creta, animato dalla volontà altrui per seminare distruzione tra gli uomini. Permeata da una cupa atmosfera di magia, quest'opera che, all'uscita a puntate nel 1913-1914, fu un vero e proprio best-seller, da cui sono state tratte due riduzioni cinematografiche, è di fatto una terrificante allegoria della lotta che ciascuno di noi deve ingaggiare per ritrovare se stesso.
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