Apparentemente il, protagonista di “Mattatoio n. 5” è un americano qualsiasi. Ha una grassa moglie che si chiama Valencia, lavora nel campo dell’ottica, gioca al golf con gli amici la domenica, possiede una Cadillac El Dorado Coupe de Ville che guida prudentemente per le vie di Ilium, New York. Eppure Billy Pilgrim non è un americano qualsiasi, alle spalle ha un’inaudita e stupefacente serie di esperienze. Billy Pilgrim è detentore di un segreto quasi, o senza quasi, intollerabile per un comune mortale: conosce la vera natura del tempo. Tutto è, è sempre stato e sempre sarà, passato e futuro sono sempre esistiti e sempre esisteranno, nulla è affidato all’arbitrio umano, questo è il messaggio fatalistico e scoraggiante di Billy Pilgrim. Ma la novità di “Mattatoio n. 5” non si esaurisce nella presentazione a sorpresa di un profeta del genere sotto le spoglie di un americano qualsiasi. Kurt Vonnegut Jr. non solidarizza con Billy Pilgrim. All’indifesa, toccante ribellione di costui a una realtà inevitabile, immobile, l’autore contrappone, alterna, mescola un’ironia pungente, alacre. Il suo umorismo nero, gonfio di una vena fantascientifica, celebra in “Mattatoio n. 5” un autentico, spietato trionfo.
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