Iseneg! L’Homo Sapiens è il frutto di un’evoluzione che affonda le radici nell’origine stessa della vita; cosa accadrebbe se tale evoluzione avesse superato l’apice biologico e già da tempo avesse iniziato un inesorabile declino? Iseneg! trasferisce questa ipotesi nella realtà di un futuro subito dietro l’angolo. I governanti di un grande paese hanno preso coscienza della minaccia e hanno deciso di porvi rimedio: gli scienziati più in vista sono chiamati a trovare una soluzione, si stanziano fondi, si mobilitano risorse consistenti. Ma le soluzioni sono più di una e certo non prive di conseguenze. Di fronte al progressivo istupidimento delle menti, quali persone e quali principi guideranno la rinascita della civiltà umana? Ne scaturisce una vicenda in cui grandi personalità e piccoli uomini sono coinvolti in un crescendo di tensione, azione e colpi di scena che hanno come sfondo il dramma di una società forse irrimediabilmente destinata a estinguersi.
L'ultima terra oscura L’intera delegazione commerciale del Gafai, un paese con cui i rapporti diplomatici sono in una fase particolarmente delicata, scompare all’interno del Savastrom. Il Doma, che governa su Alwayr in simbiosi con il computer Artes, dice di non saperne nulla, anche se il Savastrom è il suo stesso palazzo. Anzi, dice che la delegazione non è mai esistita. Da queste premesse nasce un’avventura dai ritmi serrati, che attraversa i vari livelli del labirintico Savastrom per concludersi sulle pianure battute dal vento delle Basse di Stinge. Ma svelato un intrigo se ne scopre un altro di portata ancora più vasta e Phails il mercenario si troverà addirittura a dover sventare l’invasione di Alwayr, mentre Dolane il mago - l’ultimo uomo che possa interfacciarsi con Artes - userà le sue doti per scoprire chi regge veramente le file del gioco e quali sono i suoi motivi. Il potere su Alwayr? Il segreto della Non Morte? O qualcosa di tanto assurdo da essere insospettabile? A poco a poco emerge il singolare ritratto di una società decadente che conserva tuttavia un’avanzatissima tecnologia, dove spade e computer convivono fianco a fianco, in un connubio curioso e affascinante. Con un romanzo giocato su un ritmo velocissimo che lascia spazio a una toccante storia d’amicizia, Mariangela Cerrino è riuscita a costruire una narrazione ricca e avvincente.
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