Nifhel è un mondo infernale. Desertico, con un cielo velato che non permette di vederne il sole, con la città buia e opprimente rischiarata dall'orizzonte dai fuochi delle fabbriche industriali, che la tempestano con una pioggia di scorie che rendono l'aria quasi irrespirabile. Ma nella vita che uomini e donne sono costretti a vivere, sotto il controllo di una dittatura apparentemente benevola, una speranza prende lentamente forma.
È il ricordo di una leggenda, di un sogno, di un mito, fieramente avversato da coloro che hanno ricostruito la storia, ricordato dai più vecchi e oggetto di celebrazioni e rituali segreti che il potere non è più disposto a tollerare. In questi rituali, si parla di un mondo dal quale tutti gli uomini giunsero un giorno su Nifhel... la leggendaria Terra, dove scorrono torrenti e fiumi, dove il cielo è pieno di nuvole e i prati sono verdi e cosparsi di fiori. Un sogno.
Dove sono le navi che portarono i terrestri sul pianeta infernale, chiedono gli scettici? Dove sono le prove che nell'universo esista un pianeta così bello, quando la sola realtà è quella di polvere e fuoco di Nifhel, delle sue fabbriche e delle sue miniere?

Una grande space opera moderna, che ci ripropone il sense of wonder più magico di una scrittrice altrettanto magica e capace di narrare storie affascinanti con il ritmo di una ballata e l'azione di un modernissimo thriller.