Ambientato in un'Inghilterra ‘futura' del XXI secolo, prima in una Londra di grattacieli che ha assorbito le città limitrofe e poi nelle ‘primitive' campagne circostanti, Il seme inquieto descrive una società autoritaria e militarista che per combattere l'aumento della popolazione e la scarsità di cibo scoraggia il matrimonio, la procreazione e i piaceri della carne, costringendo uomini e donne a bizzarre forme di travestitismo e di dissimulazione. In fuga da una passività che cancella ogni realizzazione personale, i personaggi del romanzo scoprono realtà nuove, dall'orrore del cannibalismo organizzato a rituali neopagani di fertilità, lungo un itinerario di ricerca e maturazione che alterna momenti da vaudeville a situazioni drammatiche, eroiche, picaresche. Allo stesso tempo il romanzo tratteggia una profonda riflessione sullo stato di guerra permanente che ha caratterizzato il XX secolo e che già segna l'inizio del nuovo.
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