In origine: tre villaggi e i loro abitanti, una fabbrica di porcellana e suoi segreti, intere generazioni cresciute in simbiosi con antiche creature. Al'alba del XX secolo la guerra sconvolge la vita della comunità e, insieme agli invasori, l'attacco della spietata polizia della notte tenta di sradicare l'esistenza assediando i luoghi dove la popolazione ha trovato rifugio. I profughi si nasconderanno, muovendosi tra gli interstizi della modernità, per mantenere vivi i ricordi e la memoria, nell'attesa di una rinascita. David Demchuck fa rivivere le sinistre creature del folklore slavo mescolandone il racconto all'esistenza degli esseri umani sui sono intimamente legate in una raccolta di ritratti indimenticabili che compongono un mosaico di storie terribili e commoventi. Costretti ad una diaspora secolare ma legati inesorabilmente alle proprie origini, i protagonisti di Madre delle ossa troveranno nel racconto del proprio destino un'esile possibilità di sopravvivenza.
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