In questo romanzo (il cui titolo originale è Red Harvest, la messe rossa) Dashiell Hammett giunge come a una sorta di conclusione delle premesse già avanzate in tutte le sue opere. Nel mondo americano che egli conosceva cosi bene e a cui si era ispirato per tracciare personaggi senza scrupoli, che aderivano alla fredda realtà del delitto e del crimine, a volte il cinismo giungeva a un'esplosione tale di violenza da spaventare persino il tipo più duro. Il cosiddetto operator, chiamato a risolvere un caso in una cittadina dominata dagli intrighi di poteri diversi, si accorge che il nome del luogo, per un gioco di parole, è in genere inteso come «città veleno», e comincia a respirare quell'aria con una particolare angoscia. Alla fine, quando per assolvere il suo compito e per proteggere la propria vita, è costretto a mettere una forza contro l'altra provocando la messe rossa, si rende conto benissimo di essere rimasto avvelenato anche lui.
|